Lukaku: «Mondiale in Qatar, momento difficile! Infortunio un mese prima»
Romelu Lukaku è uno dei protagonisti del quarto episodio della serie “One for All” su Prime Video. L’attaccante ha parlato del Mondiale del 2022 disputato con la nazionale belga
Questo il racconto di Lukaku: «Giocare in Nazionale è un onore. Io non credo che dovremmo essere la squadra che gioca il miglior tipo di calcio. Quando giochi un un torneo come questo devi essere efficiente. Se giochi un brutto calcio ma vinci va bene così. Dopo la partita col Canada eravamo positivi ma si sentiva che c’era qualcosa che non andava. Litigio dopo sconfitta col Marocco? Falso, non si sentiva cadere uno spillo. A volte queste cose vengono inventate per destabilizzare. Se vai ad un Mondiale non puoi pensare di vincerlo da solo. Non puoi diventare campione se tutti sono contro di te, impossibile. Abbiamo lasciato che i rumors ci influenzassero, senza parlarne collettivamente o tra di noi. Quando ne abbiamo parlato era troppo tardi. Per questo abbiamo giocato la nostra migliore partita con la Croazia. Ma era troppo tardi. Prestazione con la Croazia? L’unica cosa che potevo fare era aiutare la squadra a raggiungere un certo livello. Quello che la gente non sa è che è l’unica cosa che potevo fare. In quel momento non avevo fatto abbastanza allenamento. Due sessioni d’allenamento per giocare una partita dopo tre mesi di stop. È un Mondiale, forse il tuo ultimo. Quello che la gente non sa è che mi sono infortunato il muscolo dietro al ginocchio un mese prima del Mondiale. Normalmente stai fuori per altre sei settimane, ma è il Mondiale. Non sarei dovuto essere pronto per giocare nelle partite del gruppo. E stato difficile, ero lì ma non ero lì. Ero arrabbiato. E per questo che cerco di non far prendere il sopravvento le mie emozioni. Cerco di non farlo più»