Inzaghi: «Risposte positive da tutta l’Inter. Non guardiamo la classifica!»
Inzaghi dopo Inter-Cagliari 4-0 si è complimentato con tutta la squadra, in particolare con chi trova meno spazio ma dà comunque il suo contributo. Di seguito le sue parole su DAZN.
BRAVI TUTTI – Inzaghi dopo Inter-Cagliari, su DAZN ha parlato così: «I ragazzi sono stati bravissimi, avevo chiesto concentrazione perché era una partita particolare. Sapevo che avremmo trovato un Cagliari organizzato e dovevamo essere bravi a interpretare questa partita. A fine primo tempo stavamo 1-0 ma ho fatto loro i complimenti perché dovevamo trovare il secondo gol. Ho risposte importante da tutti, la nostra forza è quella. Indipendentemente da chi gioca fa comunque bene, Sanchez sta bene e cresce sempre di più, stessa cosa Correa prima dell’infortunio. Cosa chiedo a questa squadra? Di continuare così. Abbiamo un percorso davanti, siamo rientrati in campionato e in Champions League. Stiamo andando bene ma la strada è lunga. Essere primi oggi non conta ma siamo stati bravi a continuare questa striscia. Eravamo a 7-8 punti di distanza un mese fa e in sei partite abbiamo accorciato tutto, ma non dobbiamo guardare la classifica. Lautaro Martinez resta il nostro rigorista, poi c’è Calhanoglu e Perisic! I rigori li ho sbagliati anche io, chi non li tira non li sbaglierà mai».
L’ATTACCANTE – Inzaghi si complimenta in particolare con il centravanti argentino: «Lautaro Martinez deve continuare in questo modo, nelle ultime partite ha sempre fatto bene. Ha saltato la partita di Roma perché non era al 100% però è un giocatore che lavora tanto, sente la porta e lavora per la squadra».
DURO LAVORO – Inzaghi parla delle difficoltà iniziali considerando il mercato : «Quando ho accettato l’Inter pensavo solo di non avere Hakimi, poi purtroppo durante gli europei è successo il fatto di Eriksen e Lukaku e ho dovuto cambiare, ma ho la fortuna di avere una grande società alle spalle e ci siamo messi sotto lavorando e trovando giocatori funzionali. Abbiamo fatto un ottimo cammino in Europa che era il nostro grande obiettivo prima di arrivare a Natale perché una squadra come l’Inter lo meritava».