Inzaghi: «Grande rimpianto! Orgoglioso dei ragazzi, meritavano di più»
Inzaghi ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel post partita di Manchester City-Inter, finale di Champions League che ha visto trionfare la squadra di Guardiola
DELUSIONE – Queste le parole di Inzaghi: «Ho fatto i complimenti ai ragazzi, sono stati grandiosi. Hanno fatto una grandisisma partita, so che è un momento difficile si è persa una finale che volevamo a tutti i costi. Devono essere orgogliosi: ieri ho detto che non cambierei i miei giocatori con nessuno, oggi il mondo ha visto perché. Abbiamo concesso veramente poco: ci sono tantissimi rimpianti, i ragazzi devono essere orgogliosi di quello che hanno fatto. Un abbraccio enorme anche ai nostri tifosi che sono stati migliori e ci hanno portato fino a qui. Penso che abbia visto tutto il mondo che l’Inter ha messo in campo una partita seria. C’è grandissimo rimpianto, ho visto i giocatori tristi. Ma è il calcio, è la quinta finale in venti mesi. Dobbiamo essere orgogliosi del percorso fatto. Cross sbagliati? Nel primo tempo non abbiamo sofferto, ma al livello di gioco e movimenti potevamo fare meglio. Poi secondo tempo nel nostro momento migliore abbiamo creato situazioni, c’è mancata la rifinitura. Ultimi venti minuti la traversa, il colpo di testa di Gosens, la ribattuta di Lukaku. Ti chiedi come mai la palla non sia entrata. Mi sarei voluto giocare i supplementari, la squadra li avrebbe meritati. Abbiamo fatto un grandissimo percorso, si è visto stasera in campo. Il City lo conosciamo tutti, chiaramente fa male. Il percorso in Champions è stato eccezionale, però avendo giocato una finale, vogliamo tornarci ed abbiamo le possibilità. Chiaramente dobbiamo giocare come gli ultimi tre mesi. Siamo arrivati al 10 giugno, siamo partiti il 5 luglio. Percorso straordinario. Orgoglio di me? Il lavoro quotidiano con i collaboratori e lo staff. Sono orgoglioso di questi ragazzi, sono stati perfetti avrebbero meritato di più. Ma questo è il calcio. Cinque finali in 20 mesi importanti per la crescita».
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