Gilardino: «Genoa sontuoso! A tratti messo in difficoltà l’Inter»
Il calore del Marassi aiuta il Genoa ad opporsi all’Inter. Alberto Gilardino è soddisfatto della prestazione della squadra rossoblù. Le parole dell’allenatore rilasciate a Dazn.
MERITI – L’Inter viene fermata, con un pareggio, dal Genoa. L’allenatore rossoblù, Alberto Gilardino, dichiara: «Sono felice. Stasera era una partita complicata e difficile ma c’è stata un’interpretazione sontuosa, a tratti, da parte dei ragazzi. Merito dell’approccio, dell’applicazione e della voglia di andarsi a giocare la partita contro una grande squadra. Sia chi ha giocato dall’inizio, sia chi è subentrato. Credo che a tratti abbiamo messo in difficoltà l’Inter, sapendo anche soffrire in alcuni tratti della gara. Stasera il pensiero che Retegui e Messias rientravano da un infortunio. Ho chiesto a Messias di giocare da quinto ma so che gli piace giocare più dentro il campo. Mi ha dato grande disponibilità. Mateo Retegui non era al top della condizione. Quindi non potevano giocare dal 1′».
L’elogio di Gilardino al suo Genoa dopo il pareggio contro l’Inter
GRUPPO E VALORI – Gilardino continua: «L’idea di avere dei ricambi validi in panchina, che si sentano tutti al centro del progetto, diventa determinante. Questa dev’essere la nostra mentalità e forza. Cerco sempre di trasmettere: interpretazione, ferocia, nella partita, dove queste situazioni le facciamo molto molto bene in casa. Fuori abbiamo fatto partite in cui c’è venuto un po’ meno ma ci stiamo lavorando. Questa sera inizialmente avevamo solo due giocatori nuovi, altrimenti la squadra era quella che è arrivata l’anno scorso. Portiamo avanti un modo di pensare, mi aspetto di mantenere questo tipo di principi e concetti che sono fondamentali per vestire questa maglia. È un mese particolare col mercato, non abbiamo la volontà di stravolgere la squadra. Ci sono giocatori che non stanno giocando e chi rimarrà dovrà essere dentro il progetto. Mi piace vedere gente sorridente e in armonia. Capisco che non si può essere contenti ma per il bene della squadra dobbiamo fare dei sacrifici. È un gruppo costruito da lontano, c’è un blocco di tanti giocatori che portiamo avanti dalla scorsa stagione. Questo fa sì che i giocatori che sono arrivati acquisiscano subito questo tipo di mentalità e approccio».