Nota tattica di Verona-Inter: finalmente il ritorno di Dzeko
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Verona-Inter parliamo della prestazione di Dzeko.
FINALMENTE UNA RISPOSTA – Verona-Inter è la partita che segna il ritorno di Edin Dzeko. Quando forse nessuno ormai ci credeva più. A parte Inzaghi, che malgrado le ultime prove incolore ha dato fiducia al suo numero 9 anche col Verona, schierandolo da titolare. E ottenendo dal campo una risposta che diventa importante soprattutto in ottica futura.
RITORNO DA TITOLARE – Dzeko a Verona ha giocato dal primo minuto. Un fatto meno banale di quel che sembra parlando di Serie A. Il bosniaco infatti non partiva titolare in campionato da marzo, in Inter-Lecce. E nelle ultime due sfide con Empoli e Lazio è rimasto in panchina senza giocare nemmeno un minuto. Inzaghi insomma lo ha rilanciato.E lui ha risposto sul campo. Ecco la sua heatmap presa da Whoscored:
Dzeko ha giocato da riferimento offensivo, muovendosi sia in orizzontale che in verticale. Non a caso nei 90 minuti ha finito come quinto per km percorsi con 9,484. Un lavoro in primis fisico, e ben realizzato. Come testimoniano anche i 3 contrasti a terra (2 vinti) e i 3 aerei (tutti vinti). Ma soprattutto stavolta il numero 9 si è ricordato di fare l’attaccante.
PESO IN AREA – Ecco la mappa dei suoi tocchi sempre da Whoscored:
In totale sono 42, con 29 passaggi realizzati al 70%. Dzeko si è trovato ad agire spesso spalle alla porta, e infatti i suoi passaggi in avanti sono solo 8. Un lavoro che ha aiutato lo sviluppo della manovra, ma non ha brillato per qualità in rifinitura. Da sottolineare però il peso portato in fase offensiva. In primo luogo, la quantità di tocchi in area avversaria, 9. E poi di conclusioni. Dzeko con 6 tiri è stato il migliore della partita. Per un totale di 0,94 xG secondo Understat. 3 di questi li ha indirizzati verso la porta, con 2 gol segnati. Un notevole cambiamento per un attaccante a secco da oltre tre mesi. Una prova che restituisce a Inzaghi il numero 9 che ha aspettato con fiducia così tanto tempo.