Mkhitaryan lo stakanovista: da alternativa a titolare inamovibile di Inzaghi
Nel corso della stagione il ruolo di Mkhitaryan all’Inter è cambiato. L’armeno è passato da alternativa a insostituibile di Inzaghi.
CRESCITA – Mkhitaryan nella sua prima stagione all’Inter sta andando oltre quelle che erano le aspettative. In estate è arrivato a zero dalla Roma, non senza lo scetticismo di parte dell’ambiente. Nel corso dei mesi però ha dimostrato la sua importanza sul campo. Di più, è diventato di fatto un insostituibile per Inzaghi.
CAMBIAMENTO DEL RUOLO – L’armeno nei piani estivi doveva essere un’alternativa a centrocampo. Il primo cambio dei due interni, Calhanoglu e Barella. Un elemeno destinato quindi a un buon minutaggio, ma non un titolare assoluto. Poi però Brozovic si è infortunato. Ed è assente dai titolari da ottobre. Cambiando le gerarchie. Così Mkhitaryan da giocatore di rotazione è diventato lo Stakanov di Inzaghi.
SEMPRE IN CAMPO – La svolta è arrivata in Inter-Salernitana. Da quella partita il tecnico ha deciso di affidarsi in Serie A a Mkhitaryan tra i titolari. E non ci ha più rinunciato. Da quella partita l’armeno è stato mandato in panchina solo una volta. In Champions League contro il Bayern Monaco, a qualificazione già avvenuta. In cui ha comunque giocato da subentrato. Per il resto sono dieci partite consecutive in campionato, una di Champions League, una di Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. In totale 1099 minuti di campo. Una striscia che possiamo già allungare anche la Cremonese. Dove con Barella squalificato Inzaghi dovrà puntare ancora sul suo numero ventidue. L’insostituibile.