Inzaghi e l’impostazione bassa: Reina più coinvolto persino di Handanovic
Inzaghi anche alla Lazio puntava sui portieri come prima fonte di gioco. Ora si trova Handanovic: gli chiederà qualcosa di diverso?
PUNTO DI FORZA – Notoriamente Handanovic è uno dei migliori portieri in Serie A nel gioco al piede. Lo sloveno negli anni ha lavorato tanto ed è cresciuto tantissimo, diventando addirittura un riferimento del gioco. Un cardine importante per sviluppare calcio secondo i canoni moderni. Inzaghi sarà ben felice di sfruttarne le potenzialità, visto che nella sua ultima Lazio ha puntato molto sul portiere come primo motore dell’azione.
PORTIERI COINVOLTI – I numeri sono molto evidenti. Handanovic all’Inter ha 24,8 passaggi di media a partita. Pepe Reina, promosso da Inzaghi come titolare in questa stagione, lo supera. Arrivando a 34,6. Lo spagnolo è stato uno dei precursori dell’evoluzione del ruolo del portiere, quindi questo suo coinvolgimento stupisce fino a un certo punto. Ma anche i numeri dell’altro portiere della Lazio sono simili. Strakosha infatti nelle sue 9 presenze arriva a 32,8. Inzaghi quindi puntava molto sui suoi numeri uno per avviare l’azione e darvi nuovo impulso. Persino più di Conte all’Inter. Con una differenza però.
CON UNA DIFFERENZA – C’è un dato in cui Strakosha e Reina surclassano Handanovic. Ed è quello dei lanci lunghi. Il nerazzurro arriva a 3,8 a partita. I biancocelesti stanno praticamente al doppio, oltre i 7: lo spagnolo a 7,4 e l’albanese a 7,7. Una differenza di filosofia chiara. Handanovic gioca praticamente sempre palla a terra, a meno che il pressing lo costringa a lanciare. Inzaghi invece chiedeva ai suoi portieri di saltare le linee o cambiare gioco anche coi lanci. Quando le condizioni lo permettevano. Per velocizzare l’impostazione e trovare nuovi spazi. Inzaghi chiederà lo stesso al suo nuovo numero uno o modificherà le sue idee?