Eriksen con l’Atalanta conferma di aver totalmente cambiato testa
La prestazione di Eriksen in Inter-Atalanta è un forte segnale del suo cambiamento. Il danese si è calato perfettamente nella parte.
INGRESSO SIGNIFICATIVO – La carriera di Eriksen all’Inter, come sanno ormai tutti, ha avuto la sua svolta in un pomeriggio apparentemente qualunque di gennaio. Partita dopo partita il danese porta sempre nuova acqua al suo mulino, anche quando non offre prestazioni singolarmente brillanti. Con l’Atalanta il suo ingresso è arrivato in un momento particolare. E il danese è stato davvero bravissimo a calarsi nel clima della gara.
GARA DI SACRIFICIO – Il punto è che Eriksen è, ovviamente, un giocatore tecnico. Anche dipinto come troppo tenero, poco incline al sacrificio, a sudare e sporcarsi la maglia. Uno che insomma mette poco carattere in campo. Inter-Atalanta è stata esattamente l’opposto delle ultime due frasi. Il numero 24 è entrato, ha battuto l’angolo da cui è nato il gol di Skriniar e a quel punto ha scavato la sua personale trincea e si è preparato alla battaglia. Con umiltà, sacrificio, abnegazione, ma soprattutto tanta tanta intelligenza calcistica.
CALATO NELLA PARTE – Per Eriksen, quel giocatore algido e timido arrivato dal Tottenham, è una totale rivoluzione. Un chiarissimo segnale di un cambiamento di testa. Ora è totalmente calato nella parte, immerso non solo nel calcio ma nel mondo dell’Inter e di Conte. Determinato e cosciente. Una persona nuova, verrebbe da dire. Pronto anche a giocare i minuti finali facendo cose che non sarebbero proprio nei suoi punti di forza. Dando il massimo, distillando tutta la qualità possibile. Spazzata dopo spazzata anche grazie a lui il fortino nerazzurro ha resistito e portato a casa la vittoria. Una prestazione non da highlights, ma che sicuramente sarà entrata nel cuore del suo allenatore.