Due pesi e due misure mediatiche: il caso Inter e l’opinione pubblica
Inter prima in classifica fa notizia, Inter avvantaggiata dagli arbitri serve a fare notizia. Anche se la prima è una verità oggettiva e la seconda rientra nell’azione soggettiva di chi tratta l’argomento calcio in Italia. Anche il principale episodio di Fiorentina-Inter fa discutere ma non come dovrebbe. E nella settimana di Inter-Juventus ci sarà ancora tanto da leggere e sentire…
OPINIONI CON TESSERINO – Le partite di calcio in Italia si giocano in tre fasi. Prima del fischio d’inizio per commentare preventivamente la designazione arbitrale. Dopo il triplice fischio finale per commentare dettagliatamente la prestazione arbitrale. E in mezzo c’è anche la partita di calcio sì, ma solo per commentare in diretta ogni particolare della direzione arbitale. Non fa eccezione Fiorentina-Inter, che è un caso prima ancora di rivedere l’Inter nuovamente prima in Serie A in seguito all’inaspettato passo falso della Juventus contro l’Empoli a Torino. Finché si tratta di semplici tifosi che fanno battutine per dare colore alla propria “passione” (forse sarebbe il caso di chiamarla malattia?) ci si può passare sopra. Diventa più fastidioso quando gli addetti ai lavori si prendono la scena. Giornalisti-tifosi sempre meno giornalisti e più tifosi con altre figure specifiche reinventatesi opinionisti. La sete di sapere l’opinione, che poi viene tradotta in “punto di vista dell’esperto dotato di tesserino”, sta peggiorando di giornata in giornata la fruizione dello spettacolo calcistico in Italia. Il caso dell’Inter (prima) in questa stagione è ormai emblematico.
Il discutibile rigore pro Fiorentina non discusso
SENZA DUBBIO RIGORE – Prima delle partite si fa la conta degli episodi considerati “pro Inter” fino a quel momento e se ne ipotizzano altri. Un altro rigore a favore, magari un’espulsione o un intervento del VAR a supporto per correggere un errore dell’arbitro. Durante le partite si pone la lente d’ingradimento su qualsiasi episodio da moviola, iniziando a indirizzare il pensiero mediatico verso il concetto di “Inter favorita”. E dopo le partite è un flusso libero di dichiarazioni costruite su misura. Il rigore assegnato in Fiorentina-Inter attraverso il VAR è l’esempio perfetto: le immagini mostrano Yann Sommer arrivare per primo sul pallone e solo dopo sulla testa di M’Bala Nzola ma non importa. È stato deciso che il rigore c’è? E rigore sia! Poi “purtroppo” Sommer para il tiro di Nico Gonzalez dagli undici metri e rovina la festa… In altre occasioni, con altre squadre coinvolte in episodi simili, un rigore simile è stato trattato mediaticamente in modo diverso. L’intervento del VAR, per le altre squadre, commentato in modo diverso. Ogni singolo episodio vissuto in modo diverso. Per l’Inter, invece, esiste un manuale specifico da consultare.
La preparazione mediatica di Inter-Juventus già iniziata
SETTIMANA DA AFFRONTARE – Non è vittimismo, che su questo tema “leggero” avrebbe del ridicolo. Forse anche penoso. Si tratta di una semplice constatazione dei fatti. Si dà troppo risalto all’opinione di chi vuole creare polemica intorno al calcio, probabilmente senza titolo, anziché raccontare oggettivamente quello che succede sul rettangolo verde di gioco. Nel bene e nel male. Perché gli errori ci saranno sempre ma è il problema è chi decide cosa è “errore”, perché e soprattutto a favore/torto di chi. Sommer, parando il rigore assegnato alla Fiorentina, toglie perfino il gusto di sentire opinioni diverse a difesa dell’Inter: se non era rigore, perché è stato assegnato con il serio rischio di togliere due punti all’attuale capolista della Serie A? Il dubbio resta ed è seguito da una certezza: la settimana che porta a Inter-Juventus sarà la più pesante dell’anno in Italia dal punto di vista mediatico. Pressione esagerata e polemiche architettate per preparare il terreno alla partita più difficile da arbitrare. Chi dà risalto alla fantomatica “Marotta League” continuerà a indirizzare l’opinione pubblica verso l’Inter favorita e la Juventus penalizzata. In attesa di commentare tutti gli episodi da moviola di Inter-Juventus: la macchina mediatica è già operativa da tempo, il silenzio nerazzurro è solo la reazione più matura possibile. Due pesi e due misure che allontanano sempre più appassionati da questo sport…