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Inter a Madrid, la Champions League diventa prioritaria: messaggi da dare

L’Inter è attesa dall’appuntamento principale del mese di marzo: la trasferta di dopodomani contro l’Atlético Madrid. La Champions League, a questo punto, è diventata la priorità e bisogna proseguire il percorso.

IN PRIMO PIANO – Senza fare troppi giri di parole, la Serie A per l’Inter è ormai in tasca. Mancano quindici punti su trenta disponibili, ossia si può perdere la metà delle partite vincendo il titolo lo stesso senza problemi. Tanto che si inizia a pensare a una festa nel derby col Milan, che sarebbe ancor più gustosa. Il rendimento spettacolare del 2024, tredici vittorie su altrettante partite di cui dieci di campionato, fa sì che la squadra di Simone Inzaghi abbia fatto il vuoto. Le avversarie non si vedono più, tanto che la Juventus ora non è nemmeno la prima inseguitrice dopo il sorpasso rossonero di ieri. Un vantaggio che l’Inter deve sfruttare in Champions League, già mercoledì con l’Atlético Madrid.

CORSA DA CONTINUARE – Superare l’ostacolo Diego Pablo Simeone vorrebbe dire per l’Inter fare un grosso passo avanti. Intanto darebbe ulteriore valore alla sempre più probabile vittoria del campionato: significherebbe aver fatto sì la voce grossa in Italia, ma pure in Europa. Poi manderebbe un messaggio a tutti sulla scorsa Champions League, facendo capire come la finale della scorsa stagione non era un caso. O, come hanno detto i detrattori, una “fortuna” data da “sorteggi favorevoli”. L’Inter contro l’Atlético Madrid deve mettere a tacere tutte queste dicerie, dimostrare ancora una volta di essere ai vertici del calcio non solo italiano ma pure europeo. È l’ultimo passaggio che manca a Inzaghi e i suoi, che hanno finora fatto un percorso stagionale pressoché perfetto. Che adesso, nei due mesi e mezzo conclusivi, diventa quello da ricordare.

DENTRO O FUORI – Essere fra le migliori otto della Champions League vorrebbe dire potersela giocare con le big d’Europa. Chiudere mercoledì per l’Inter sarebbe quasi come aver già finito la stagione. Vero, ci sarebbero le ultime dieci giornate di Serie A, ma l’impressione è che il più sia fatto. E di poter raggiungere l’obiettivo seconda stella anche col pilota automatico. Alternare campionato e coppa invece darebbe grande risalto al finale, magari con una carica aggiuntiva come un anno fa ad aprile e maggio. Motivo per cui ora Atlético Madrid-Inter conta molto di più rispetto a prima. Perché non c’è più l’assillo delle inseguitrici in classifica vicine e si possono dedicare tutte le energie possibili. Cosa che Inzaghi ha ben gestito anche a Bologna, cambiando per vincere. Al Civitas Metropolitano sarà una battaglia, servirà dare il 100% e anche più per passare. Per far sì che quest’Inter scriva la storia.

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