Joao Mario: “Inter, destino non restare insieme. Io alla Lokomotiv perché…”
Intervistato ai microfoni di O Jogo, Joao Mario, centrocampista di proprietà dell’Inter in prestito con diritto di riscatto alla Lokomotiv Mosca, ha parlato della sua scelta di lasciare il club nerazzurro
SÌ ALLA LOKOMOTIV MOSCA – Queste le parole di Joao Mario, centrocampista di proprietà dell’Inter in prestito con diritto di riscatto alla Lokomotiv Mosca: «Non volevo ritornare in Portogallo. Tornare in patria, nella squadra che mi ha cresciuto, in cui conosco tutto, nella mia zona di comfort… Per me non era una cosa entusiasmante. Mi hanno spiegato il progetto alcuni giorni prima, il messaggio che mi hanno dato è che gli piacevo molto, che avrei giocato e ho riflettuto tanto perché siamo nell’anno dell’Europeo e sapevo che era necessario un progetto in cui sarei potuto scendere in campo con regolarità. Se guardate la rosa del Portogallo ci sono giocatori che giocano nell’Olympiakos. Il ct osserva tutti. Ho giocato due gare all’Inter e sono stato convocato la scorsa stagione. Credo che se gioco con regolarità, che sia in Russia o altrove, ho maggiori possibilità. E poi giocherò anche in Champions League».
ADDIO ALL’INTER – «È difficile spiegarlo. Oggi questa Inter è cambiata molto rispetto a quella che ho trovato quando sono arrivato. Adesso c’è rigore e hanno un ottimo allenatore. Ora hanno tutto quello che serve per fare passi in avanti. Quando sono arrivato nel 2016, l’allenatore (Roberto Mancini, ndr) se n’era appena andato, poi ne è arrivato un altro (Frank de Boer, ndr) e un altro ancora (Stefano Vecchi seguito da Stefano Pioli, ndr). La società tre anni fa non era quella che è oggi. Ci stanno semplicemente alcune cose che non sono destinate a restare insieme».