Mondo Inter

Adani: «Inter, gol nel derby costruiti e nessuno regalato! Lukaku cambiato»

Adani, ex giocatore dell’Inter e opinionista, presente durante la diretta Twitch di “BoboTV” ha parlato della vittoria dell’Inter contro il Milan, esaltando la qualità di gioco dei nerazzurri soprattutto in occasione del secondo gol. Poi ha fatto i complimenti ad Antonio Conte per il lavoro fatto su Romelu Lukaku, ma anche su Eriksen, Perisic e Milan Skriniar.

COSTRUZIONE DAL BASSOAdani su Twitch parla della vittoria dell’Inter nel derby elogiando in particolare la costruzione dal basso e il secondo gol realizzato dai nerazzurri: «La vera cosa bella di ieri è stata l’intervista post-partita di Samir Handanovic con Guidolin, cioè la spiegazione netta di dove sta andando il calcio. Chi non ci sta dietro non può ragionare in un certo modo. Samir ha cominciato a giocare con i piedi con Luciano Spalletti, Conte poi gli ha costruito le uscite. Il mister gli ha detto “non mi ricordavo che eri così, avevi due ferri da stiro” e lui ha risposto bene dicendo bene, in battuta, che adesso si gioca con i piedi! Non puoi stupirti. Il secondo gol è straordinario: Handanovic-de Vrij-Skriniar e poi Nicolò Barella per Romelu Lukaku che non viene anticipato e dosa l’inserimento di Hakimi. L’esterno vede Christian Eriksen e la situazione lì cambia perché Lautaro Martinez capisce tutto e si inserisce già dentro l’area di rigore».

MERITI INTER – Adani dà i giusti meriti all’Inter per la costruzione dei gol, ragionati da dietro e non casuali: «I gol che ieri ha fatto l’Inter sono stati tutti costruiti, non sono stati regalati! La finalizzazione del primo c’è stata una non marcatura ma è stata costruita da dietro e con la corsa di Romelu, ma chiunque ha difficoltà a marcare Lukaku».

LAVORO CONTE – Adani conclude parlando del lavoro di Antonio Conte sui singoli come Romelu Lukaku, ma anche Milan Skriniar e Ivan Perisic: «Ogni cosa che fa Lukaku la deve all’allenatore, c’è una sintonia fuori dal comune. C’è una costruzione del giocatore che prima non c’era! Eriksen non è lì per difendere, ti dà l’aspetto tattico ma è lì per dissolvere. Gioca contro la Lazio quando l’Inter deve sorpassare e gioca contro il Milan quando i nerazzurri devono allungare: questi sono i fatti. Skriniar non può giocare terzo a destra? C’è lavoro per Conte, nessun segreto. Nel rispetto dei ruoli e noi che parliamo di calcio h24, parlavamo di una squadra che doveva crescere, come? Inserendo il miglior passatore cioè Eriksen. E anche un calciatore che un anno fa è andato via ed è tornato da campione d’europa che si chiama Perisic, facendo una cosa che può fare».

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