Si scrive Italia Under-21, si legge Inter (Under-23): Casadei e i 6 fratelli
Casadei è probabilmente il talento più in vista dell’Italia Under-21 ma non è l’unico, soprattutto non è l’unico scuola Inter. La crescita dell’ex centrocampista nerazzurro e di alcuni suoi “vecchi” compagni di squadra è sotto gli occhi di tutti. E l’interrogativo è sempre lo stesso
SETTORE GIOVANILE – La bella vittoria dell’Italia Under-21 contro la Lettonia per 2-0, nel Gruppo A delle Qualificazioni al Campionato Europeo di Calcio Under-21 in Slovacchia 2025, riporta la mente a qualche anno fa. Il vantaggio porta la firma di Cesare Casadei (Chelsea, 2003) su assist di Mattia Zanotti (San Gallo, 2003). Il raddoppio è firmato Giovanni Fabbian (Bologna, 2003) servito da Pio Esposito (Spezia, 2005). In campo non manca nemmeno l’avvicendamento tra Wilfried Gnonto (Leeds United, 2003) e Gaetano Oristanio (Cagliari, 2002). E in panchina per una volta rimane guardare i compagni Lorenzo Pirola (Salernitana, 2002), che è anche il capitano dell’Italia Under-21. Qual è l’elemento in comune tra questi sette talenti azzurrini? Ovviamente la crescita nel Settore Giovanile dell’Inter. Crescita che non si trasforma automaticamente in consacrazione…
Non solo Casadei: gli azzurrini scuola Inter
CALCIOMERCATO INTER – I sette azzurrini non vestono più la maglia nerazzurra. Almeno non in questa stagione. L’Inter ha già perso il controllo sul centrocampista Casadei, da cui può ottenere solo qualche bonus dal Chelsea. E non hai mai avuto quello sull’attaccante Gnonto, andato via da Milano prima di firmare il primo contratto da professionista in Italia e ora in forza al Leeds United. Sul difensore Pirola può ancora monetizzare grazie alla percentuale sulla futura rivendita da parte della Salernitana. Discorso diverso per gli attaccanti Oristanio e Pio Esposito, sui quali a fine stagione è previsto il diritto di riscatto a favore rispettivamente del Cagliari e dello Spezia ma con controriscatto a favore dell’Inter. Controllo ancora possibile quindi, come nel caso del centrocampista Fabbian, su cui l’Inter mantiene il diritto di riacquisto futuro dal Bologna. Invece, l’esterno destro Zanotti a fine stagione tornerà a Milano dopo il prestito al San Gallo. Ma resterà?
Inter Under-23: investimento o spesa?
SECONDA SQUADRA – Le plusvalenze generate dalla cessione di alcuni di questi prodotti del vivaio non sono irrisorie. Anzi, il bilancio dell’Inter parla da sé. Eppure non sempre si può guardare il risvolto positivo dalla perdita del controllo su un giovane cresciuto nel proprio Settore Giovanile. Al di là dei possibili rimpianti futuri, l’Inter deve fare i conti con la rosa lunga. Che lunga non può essere per mancanza di prodotti del vivaio da registrare. Avere un Casadei o un Fabbian in più a centrocampo sarebbe stato utile già in questa stagione con un reparto stellare, figurarsi poter contare su Pirola vista l’emergenza in difesa. Idem su Oristanio o Gnonto, quantomeno per allungare la panchina in attacco. Insomma, il discorso verte sempre sullo stesso problema: e se l’Inter avesse la seconda squadra? Questi talenti sicuramente non giocherebbero tutti nell’Inter Under-23 in Serie C ancora oggi, ma alcuni sarebbero già pronti per il grande salto in Prima Squadra. In Serie A e Champions League con l’Inter di Simone Inzaghi, già. Perché è così da tempo: l’Inter forma e sforna talenti, l’Italia (Under-21) li lancia e ringrazia. E non solo…