Inter, ultimi mesi decisivi per le tre riserve a centrocampo: che futuro sarà?
Per le seconde linee a centrocampo dell’Inter saranno decisi i prossimi tre mesi. Chi di loro sarà in grado di meritarsi la conferma la prossima stagione?
DIVARIO − Il punto di domanda sulle ultime uscite dell’Inter è quello se le riserve nerazzurre siano all’altezza dei titolari. Risposta piuttosto complicata da dare soprattutto se si prende in considerazione il centrocampo. Obiettivamente fra i tre titolari in mezzo e le seconde linee esiste un margine piuttosto importante. Per Arturo Vidal, Matias Vecino e Roberto Gagliardini, i prossimi tre mesi saranno fondamentali per capirne futuro all’Inter. L’arrivo di Davide Frattesi sembra essere ormai molto probabile, con il centrocampista del Sassuolo che si è messo in grande mostra domenica pomeriggio a San Siro. Prestazione totalmente all’opposto di Gagliardini, in grande difficoltà nel ruolo di vice-Barella e sostituito dopo la fine del primo tempo.
FUTURO IN GIOCO − Dei tre, è Vidal che finora ha fatto meglio nonostante i tanti alti e bassi. Buon avvio di stagione con la rete messa a referto contro il Genoa alla prima giornata e poi un po’ di fatica soprattutto nella parte intermedia di campionato. Il cileno ha però inciso nelle gare di Champions League. Suo, infatti, il gol in Inter-Sheriff Tiraspol e positiva la prestazione in Inter-Liverpool. Per meritarsi la conferma però bisogna fare un ulteriore step perché spesso e volentieri il rendimento italiano è diverso da quello europeo.
Quanto a Vecino, dei tre sembra essere quello più vicino all’addio. Pochi minuti in stagione (474′) e poca incisività durante gli ingressi in campo. Inoltre, il problema infortuni negli ultimi anni è notevolmente aumentato. Anche Gagliardini dovrà meritarsi la conferma con la maglia dell’Inter. I suoi 596′ minuti stagionali non sono stati certamente esaltanti a parte per il solito gol alla squadra ligure di turno (Spezia quest’anno). Sostituire Barella o Marcelo Brozovic non è sicuramente un compito facile ma il divario è a tratti incolmabile.