Inter, per la porta un notevole ritardo. Motivi legati ad altri club
Simone Inzaghi non ha ancora a disposizione il portiere titolare per la tournée in Giappone. Contro Al-Nassr e PSG l’Inter giocherà senza sicurezze per quanto riguarda gli estremi difensori. Questo non dipende solo dalla dirigenza.
PROBLEMA 1 – Gli ostacoli per il nuovo portiere dell’Inter sono due: il Bayern Monaco e lo Shakhtar Donetsk. Il club tedesco ha venduto già due estremi difensori (Alexander Nubel allo Stoccarda, Johannes Schenk in terza divisione), ha Manuel Neuer in fase di recupero e Yann Sommer rimane l’unico capace di giocare la prima partita di Bundesliga. Questo rallenta chiaramente la cessione verso la società nerazzurra, che vorrebbe spendere inoltre meno dei 6 milioni della clausola rescissoria. La situazione si potrebbe non sbloccare fino a quando il Bayern Monaco non risolverà l’emergenza in casa propria. Non ci sembrano essere spiragli per un punto di incontro tra i due club, la società meneghina si troverà probabilmente costretta a pagare la clausola per liberare lo svizzero.
PROBLEMA 2 – La seconda questione è di natura prettamente economica. La dirigenza dell’Inter ha individuato Anatoliy Trubin come possibile secondo portiere da acquistare per la prossima stagione, ma lo Shakhtar Donetsk chiede veramente tanto. L’ucraino ha il contratto in scadenza a giugno 2024, ma il club che detiene il cartellino vorrebbe almeno 20 milioni di euro. L’Inter si ferma a 10 più bonus, non ci sono ulteriori evoluzioni nella trattativa e tutto rimane fermo da giorni. In tutto questo Simone Inzaghi continua la tournée in Giappone con Filip Stankovic, Raffaele Di Gennaro e Ionut Radu in partenza verso il Bournemouth in Premier League. Difficile lavorare alle condizioni attuali per il tecnico piacentino.