Inter, fardello anti-Juve e Conte inascoltato: Milan crocevia? Zero equilibrio
L’Inter fallisce il primo grande test stagionale, vale a dire l’esordio in Champions contro lo Slavia Praga e come da copione si scatena la crisi. Antonio Conte furioso con la squadra (vedi articolo), duro scontro tra Romelu Lukaku e Marcelo Brozovic (vedi articolo) e derby che si trasforma già in dentro o fuori. Proviamo a chiarire un po’ di cose
FARDELLI – L’Inter, dopo una buonissima partenza in campionato che l’ha proiettata in testa alla classifica, fallisce l’esordio in Champions contro lo Slavia Praga, mettendo in luce problemi che Antonio Conte aveva cercato di evidenziare a più riprese durante interviste e conferenze. Ma si sa, l’Italia è patria di facili entusiasmi e dunque, dopo tre vittorie consecutive, ecco che arriva il fardello: l’Inter è l’anti-Juve. Ancora una volta il tecnico nerazzurro prova a frenare gli entusiasmi, sottolineando quanto lavoro ci sia ancora da fare, ma niente, probabilmente non è stato ascoltato.
MINIMIZZARE – Dopo la deludente prestazione contro lo Slavia Praga, che ha sì portato un punto in casa nerazzurra ma senza alcuna soddisfazione, si scatena la solita crisi di spogliatoio/gioco/società. Niente di già visto, sia chiaro, ma è utile provare a minimizzare alcuni fatti. La squadra di Conte ha giocato una brutta partita contro i cechi, ma chi ha visto le precedenti partite contro Cagliari e Udinese non è sicuramente rimasto stupito: i nerazzurri, risultato positivo a parte, erano già apparsi fiacchi e privi di quella scintilla che contro il Lecce è stata evidente. Conte si è preso le sue responsabilità, ricordando che non si arriva a determinati livelli in un batter d’occhio. E gli si può dar torto? O forse gli si può dar torto se decide di strigliare la squadra? A voi la risposta.
SCONTRO SPETTACOLARIZZATO – Romelu Lukaku chiede chiarimenti ai suoi compagni, non contento della sua prestazione e di quella generale di tutta la squadra. Marcelo Brozovic, stando alle ricostruzioni dei quotidiani sportivi, la prende sul personale e sbotta. Anche qui niente di nuovo, succede in tutti gli spogliatoi e se succede al termine di una brutta prestazione forse è anche positivo. Quando si parla di Inter, però, scatta la spettacolarizzazione dell’evento e tutto ciò che ne consegue: prime pagine catastrofiche, società che si trova a dover gestire il caos mediatico e partite da dentro o fuori a settembre. Eh sì, perché non vuoi che il derby sia già un crocevia stagionale? Sembra assurdo, ma nel caso dell’Inter è la normalità. Che poi la squadra di Conte debba rialzare in fretta la testa per non farsi risucchiare dal fango, è assolutamente sacrosanto. Un po’ di equilibrio, però, non guasterebbe.