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Inter e Juventus ai piedi del doppio centravanti. Conte e Sarri gongolano

Inter e Juventus convincono in Italia e in Europa grazie all’attacco a due. Conte e Sarri hanno trovato il modo di far rendere al meglio il proprio reparto offensivo. Talento e sincronia le caratteristiche imprescindibili richieste agli attaccanti. 

TWO IS BETTER THAN ONE – Il doppio centravanti sembra essere tornato prepotentemente di moda in Serie A. Inter e Juventus hanno preso il largo staccando le rivali di quasi dieci punti. Il gotha del nostro campionato, oltre alla fame di vittorie e ad una ritrovata mentalità vincente, sembra aver riscoperto la passione per il duo d’attacco. Questo cambio di filosofia, condiviso da Maurizio Sarri e Antonio Conte, va a collimare con un atteggiamento europeo che sembra aver ripudiato il falso nueve.

ELASTICITÀ – L’Inter ha lasciato carta bianca al proprio tecnico, che al Chelsea era stato costretto a piegarsi al talento cristallino di Eden Hazard e Willian. In quel frangente, Conte aveva mostrato una buona dose di elasticità mentale, piegando i suoi dettami alle peculiarità dei calciatori a disposizione. L’arrivo in nerazzurro, invece, è coinciso con l’addio di Mauro Icardi, per la verità annunciato prima dell’arrivo dell’ex Juventus. L’argentino non ha mai reso al massimo in coppia con Lautaro Martinez, poiché i due spesso e volentieri hanno finito per schiacciarsi i piedi. L’addio dell’ex Sampdoria è coinciso con un cambio netto di filosofia offensiva. Attaccanti mobili, che vivono per la squadra e non soltanto per il gol. Movimenti in sincronia, strette di mano e intesa da migliorare giorno dopo giorno. I ventidue gol, messi a segno insieme a Romelu Lukaku, fino a questo momento non hanno lasciato spazio ad alcun tipo di dubbio.

CONTINGENZE – La Juventus, dal canto suo, è stata forse preda delle contingenza e di un mercato gestito con qualche patema di troppo. La permanenza di Paulo Dybala e Gonzalo Higuain è stata un vero colpo di fortuna. I due argentini hanno convinto Sarri, che nel frattempo ha fatto fuori Mario Mandzukic ed è alle prese con la gestione delicata di Cristiano Ronaldo. Ma il rendimento dei bianconeri, finora, non ha fatto rimpiangere questo cambio di gerarchie offensive. Il rombo di centrocampo, col doppio puntero argentino, ha portato in dote la vetta della classifica in Serie A e in Champions League. Sarri sembra essere tornato indietro di qualche anno, quando con l’Empoli fece faville accoppiando Francesco Tavano e Massimo Maccarone. L’esperienza di Napoli lo costrinse a virare su un 4-3-3 poi trasformatosi in dogma. Ma i due tecnici, nonostante un percorso ideologico praticamente inverso, hanno dimostrato quanto importante sia l’elasticità mentale in una società che ha voglia di sbaragliare la concorrenza.

 

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