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Il Bologna di Thiago Motta è una delle squadre più in forma in A

Il Bologna di Thiago Motta sta lottando per un posto in Champions League. Questo grazie in primis al lavoro del tecnico, che ha messo insieme una macchina da gioco davvero notevole. Il modulo di partenza è il 4-2-3-1, ma poi tutto muta attraverso il possesso palla.

TATTICA – Il modulo di riferimento di Thiago Motta è il 4-2-3-1, ma è difficile ingabbiare il suo Bologna in uno schema fisso. Ci sono dei riferimenti costanti e delle idee da mantenere, attorno a cui si sviluppa poi lo schema. Spesso infatti i centrocampisti passano a tre in mezzo, così come la linea difensiva, e i centrali hanno libertà di salire in mediana. Importante è mantenere l’ampiezza, per impedire agli avversari di stringere le maglie in fase di non possesso, e il controllo del pallone, sia per sviluppare il gioco che in chiave difensiva. Infatti la squadra è terza in A per possesso palla e seconda per passaggi corti a partita

STATISTICHE – Il Bologna arriva alla sfida con l’Inter in una striscia di 6 vittorie consecutive, in cui ha segnato 18 gol. Vale a dire quasi la metà dei 41 totali in campionato. Il vero segreto della squadra resta comunque la fase difensiva: i rossoblù sono la terza miglior difesa in A con 24 gol subiti e la miglior difesa in casa con sole 7 reti al passivo. Al Dall’Ara gli uomini di Motta hanno messo insieme 11 vittorie (secondi in A), 2 pareggi e una sola sconfitta, alla prima stagionale col Milan. Il Bologna è molto forte sui calci piazzati: i 7 gol segnati in queste situazioni valgono il quarto miglior bottino del campionato, mentre i 3 subiti la seconda miglior difesa.

DETTAGLI – Una scoperta di Motta in questa stagione è sicuramente Calafiori. Formalmente centrale sinistro della linea a quattro, ha in realtà libertà assoluta di spostarsi in avanti leggendo gli spazi, diventando spesso un centrocampista aggiunto. L’ex Roma è quarto per passaggi medi, primo per intercetti, secondo per spazzate. In attacco un giocatore fondamentale per i suoi spunti è Orsolini, cui Motta ritaglia un ruolo specifico: alto a destra, quasi isolato in modo da sfruttare l’uno contro uno. Il numero 7 è terzo per rendimento assoluto, terzo per tiri a partita, terzo per passaggi chiave, terzo per falli subiti, secondo miglior marcatore con 9 gol cui aggiunge 2 assist. Un giocatore con un ruolo particolare è Saelemaekers. L’ex Milan gioca spesso a sinistra, e diventa sia elemento aggiunto a centrocampo nello sviluppo del gioco che uomo da uno contro uno. Il belga è primo degli attaccanti per passaggi medi, secondo per passaggi chiave, dribbling e falli subiti. Tuttavia gli elementi di riferimento assoluti della squadra sono Zirkzee e Ferguson, primi due per rendimento.

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