Nuova maglia Inter col Napoli: identità e critiche. Non si va contro la storia
Inter-Napoli in programma questa sera alle 21,45 rappresenta uno snodo importante nella lotta al secondo posto, ma anche il debutto della nuova maglia 2020-2021. Negli ultimi giorni non sono mancate critiche e disapprovazioni: proviamo a comprenderne i motivi.
VERSO IL 2020/21 – Inter-Napoli di questa sera è l’appuntamento per il debutto della maglia Home 2020/21 (qui i dettagli). Subito dopo il lancio, i tifosi si sono scatenati sui social in giudizi chiari e spesso negativi sullo stile scelto per rappresentare l’F.C. Internazionale. Il nuovo kit, come detto chiaramente dal club, si ispira ai valori e alla cultura della città di Milano, ma reinterpretandone lo stile tradizionale. Una scelta forte sulla carta, ma il risultato non ha accolto, per ora, il totale favore del pubblico.
MAGLIA 2020/21, I MOTIVI DEL DISSENSO – Negli ultimi anni, in troppe occasioni i tifosi dell’Inter hanno visto indossare maglie sempre più particolari ai loro beniamini sul campo. Indimenticabile la seconda divisa rossa del 2012/13 o la terza del 2016/17, ribattezzata “sprite”. La richiesta del tifo nerazzurro è sempre più improntata ad un’osservanza scrupolosa dello stile che ha fatto la storia del club. Le classiche, ma apprezzatissime, strisce verticali nerazzurre rappresentano un caposaldo da cui il tifoso dell’Inter difficilmente riesce a discostarsi. Un leitmotiv da riscoprire, pur mettendo da parte slanci innovativi, o meglio “reinterpretativi”. Ad ogni modo, lo zig zag che vedremo a partire da questa sera potrebbe ricordare le strisce non lineari della prima maglia 2010-11: trattasi dell’ultima stagione in cui l’Inter ha conquistato un trofeo, la Coppa Italia, che possa essere di buon auspicio per un anno cruciale nel percorso di crescita dei nerazzurri.