Handanovic, errore che lancia segnali: problema portiere da non rinviare
Nella sconfitta di martedì sera dell’Inter contro la Juventus, pesa come un macigno l’errore di Handanovic sul gol dell’1-2. Un errore di concetto, prima ancora che tecnico.
ERRORE – Chiariamo subito: nel gol dell’1-2 in Inter-Juventus di martedì, la colpa pesa più dalla parte di Samir Handanovic. Questo non rende totalmente esente Alessandro Bastoni, che avrebbe potuto cercare di spazzare il pallone. Ma è proprio il portiere ad aver tolto al difensore il tempo necessario di farlo. Perché, con quell’uscita fino alla trequarti difensiva, il capitano nerazzurro è diventato improvvisamente il secondo uomo in pressione su Bastoni. Che, nel tentativo di dire a Handanovic di non uscire dall’area, perde almeno un paio di tempi di gioco, regalando spazio e pallone a Cristiano Ronaldo.
CONCETTO – La cosa peggiore, in questo disastro difensivo, è che l’errore di Handanovic è concettuale prima ancora che tecnico. Non si tratta di un tiro battezzato fuori, come troppo spesso gli accade con risultati discutibili, o di un’opposizione troppo morbida a un tiro (come quella di Gianluigi Buffon sul gol di Lautaro Martinez). Uscire in modo così deciso, senza comunicare adeguatamente con il compagno, è una scelta illogica, che per di più lascia sguarnita la porta (verso la quale arretra trotterellando, per di più). E questo si traduce in un segnale preoccupante.
DECISIVO – Handanovic non ha più la reattività dei tempi migliori tra i pali. E questo non dipende tanto dall’età (i prossimi saranno trentasette) quanto dalla forza mentale. E qui si osserva il calo più drammatico del portiere dell’Inter, che è inoltre il capitano. Handanovic non sembra riuscire più a guidare il reparto difensivo con decisione e ordine, onde evitare buchi come quello di avantieri sera. E questo è davvero preoccupante, perché la mancanza di dialogo porta alla perdita di fiducia nei difensori. E lo si vede dal fatto che Bastoni e soci si sentono tranquilli solo quando passano la palla sui piedi dello sloveno, unica skill in cui è cresciuto nelle ultime stagioni.
CAMBIO – L’Inter non può permettersi di avere un portiere così distante dagli standard massimi del ruolo. E neanche un capitano così distante dalle zone calde del gioco, e così poco carismatico, in primis nella relazione coi compagni. Nell’estate 2021, al di là delle eventuali difficoltà finanziarie, l’Inter non potrà più permettersi di rinviare il problema del portiere titolare. Perché, purtroppo, Handanovic ormai sembra aver dato il meglio di sé.