Burioni: “Coronavirus in calo, ma prepariamoci. Fase 2? 3 punti cruciali”
Burioni ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Coronavirus in Italia. Il noto medico e divulgatore scientifico, in accordo con Walter Ricciardi (qui le sue parole), sottolinea la necessità di sistemi tempestivi nella Fase 2. Di seguito le sue dichiarazioni negli studi di “Che tempo che fa” su Rai2
PRUDENZA E PREPARAZIONE – Roberto Burioni espone i prossimi passi, ma anche il miglioramento della situazione Coronavirus: «Dal mio punto di vista, sicuramente le cose stanno migliorando: ci sono meno ricoveri, meno morti, ma soprattutto si stanno svuotando le terapie intensive. Oggi un importante Ospedale milanese, il Niguarda, ha chiuso il reparto. Però bisogna sottolineare un altro dato: gli effetti dopo la chiusura si sono visti dopo 30 giorni – dice Burioni -. Non possiamo pensare, quindi, di cominciare la fase 2 in una situazione in cui ci accorgiamo dopo 30 giorni che c’è un guaio. Dobbiamo pensare alla fase 2, ma ci dobbiamo preparare: mascherine, test immediati e estesi, sia sierologici che per la ricerca del Coronavirus. E soprattutto isolamento, anche in famiglia. Dobbiamo capire come bloccare subito un’infezione. Non abbiamo dati certi sull’incidenza di questa malattia e questo rende ancora più difficile qualsiasi decisione. Nel momento in cui ricominciamo a muoverci, dobbiamo capire immediatamente se la situazione sta peggiorando».