Vecino controcorrente: l’Inter ha due possibilità ma deve valutare la terza
Vecino non è più sicuro di continuare la sua avventura nerazzurra. Anzi, nelle ultime ore si parla con insistenza della sua convinzione a partire. L’Inter ora deve valutare una nuova soluzione, sicuramente poco gradita
FUTURO INCERTO – Lo scenario che non ti aspetti rischia di diventare realtà. Dopo l’avvicendamento in panchina tra Antonio Conte e Simone Inzaghi, l’Inter ha rimesso tutta la rosa in discussione. E il sicuro partente, Matias Vecino, è tornato a essere un profilo utile per il nuovo corso. Ma forse non sarà così. L’Inter ha due possibilità. La prima, banale: cedere il centrocampista uruguayano in estate per non perderlo a parametro zero, perché in scadenza di contratto il 30 giugno 2022. La seconda, intelligente: rinnovargli il contratto, riducendo però l’ingaggio, così da farlo rivalutare dopo aver perso praticamente un anno intero per infortunio. E invece, ora, sembra essere lo stesso Vecino a chiedere la cessione. Una situazione inattesa e che va valutata di conseguenza. Qualora non si riuscisse a trovare l’accordo per il rinnovo, l’Inter sarebbe costretta a soddisfare la richiesta del classe ’91 uruguayano, evitando però la minusvalenza. Prezzo di mercato? Più di 5 milioni di euro (quelli necessari per fare plusvalenza, ndr) e meno di 10. Vecino oggi non può valere di più. Rivalutarsi in Copa America 2021, a partire da domani, servirà a ben poco: a un anno dalla scadenza, senza rinnovo, l’Inter dovrà svenderlo. E non era un’ipotesi percorribile nei piani societari. Contro ogni pronostico, Vecino va controcorrente rispetto alla nuova Inter.