Inter, obiettivo monte ingaggi ridotto: le cessioni che lo permetterebbero – TS

Tra rinnovi e cessioni, l’Inter spinge per ridurre il monte ingaggi di almeno 30 milioni di euro. Ecco secondo Tuttosport le strategie che il club nerazzurro vorrebbe attuare.
OBIETTIVO – L’obiettivo dell’Inter per la prossima finestra di mercato sarebbe quello di ridurre il monte ingaggi, che attualmente si aggira intorno ai 134 milioni di euro, di almeno 30 milioni. Secondo quanto riporta l’edizione odierna di Tuttosport, l’intenzione del club nerazzurro sarebbe quella di farlo evitando di sacrificare giocatori illustri. Alla base di queste intenzioni ci sarebbe la necessità di rispettare i parametri imposti dal bond da 415 milioni di euro sottoscritto a gennaio dall’Inter. Ma anche quelli del prestito di Oaktree. La dirigenza nerazzurra, dunque, oltre a tenere sotto controllo la contabilità interna deve badare anche al rapporto tra il costo del lavoro e le entrate complessive, soprattutto in vista di un’eventuale cessione della proprietà. L’unico modo per farlo è ridurre le uscite.
Inter, le modalità per ridurre il monte ingaggi
CESSIONI E RINNOVI – La strada intrapresa dall’Inter per recuperare i 30 milioni di euro, secondo Tuttosport, è quella che porta alla cessione di Marcelo Brozovic e a una rivalutazione delle cifre per il riscatto a giugno di Romelu Lukaku dal Chelsea. Attualmente il costo totale dei due nerazzurri è quello di 23 milioni di euro lordi. Gli altri nomi in uscita, che permetterebbero all’Inter di raggiungere il tetto di 100 milioni di euro, sarebbero quelli di Denzel Dumfries e Samir Handanovic. Queste operazioni sarebbero accompagnate, però, anche dai necessari e complicati rinnovi di contratto di calciatori fondamentali per la rosa nerazzurra, come Hakan Calhanoglu e Alessandro Bastoni. L’Inter deve evitare di perdere elementi simili, perché sostituirli comporterebbe altre ed eccessive spese. I sei milioni di euro richiesti da Bastoni, dunque, devono essere valutati bene. Per la dirigenza nerazzurra sarebbe, infatti, controproducente anche dare il via a un rialzo dei contratti di questo tipo.
Fonte: Tuttosport – Stefano Scacchi
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