Mondo Inter

Crespo: «Dzeko un signor giocatore, su Lukaku e Lautaro Martinez…»

Hernan Crespo tra i migliori attaccanti degli anni 2000, ha parlato riguardo i reparti offensivi di Inter e Milan che si affronteranno in Supercoppa.

INTER − Hernan Crespo ha parlato in un’intervista a Tuttosport (vedi prima parte) riguardo l’attacco nerazzurro: «Dzeko è un signor giocatore, mi è sempre piaciuto. Si è presentato all’Inter come rimpiazzo di Lukaku, ma ha sempre fatto il suo. Inzaghi ha più ricambi davanti, basti pensare che senza il belga può schierare uno come lui. Il mio cuore è per Lautaro, ovviamente. Aver fatto parte del gruppo che ha vinto il Mondiale per lui si rivelerà fondamentale. Purtroppo in Qatar non è stato il vero Lautaro, non stava bene fisicamente. Ma secondo me non ha fatto male, ma ha trovato sulla sua strada uno straordinario Julian Alvarez. Io sono stato attaccante e so come va: in Qatar la palla non voleva entrare, ora tre partite all’Inter, tre mezze occasioni e tre gol. Il discorso su Romelu è semplice: il suo problema sono stati gli infortuni. Se sta bene, non c’è gara in Serie A: io infatti non ho ancora visto in Italia un difensore che possa sostenere fisicamente il duello con lui». Così Crespo che non ha invece parlato del suo connazionale Joaquin Correa.

MILAN − Crespo ha poi continuato parlando del reparto offensivo del Milan: «Giroud non si discute, però lo ringrazio per la finale contro l’Argentina…Ovviamente scherzo, per me è un trascinatore, uno dei leader del Milan. Senza Ibra è stato decisivo, ha segnato i gol scudetto. Ora forse è stanco, ma a Lecce è stato determinante con l’assist per Calabria. Giroud è uno costante, dove va, segna. E, quando manca, si sente perché Origi finora non ha reso, Rebic è spesso infortunato e Ibra non è ancora tornato. Leao a campo aperto fa paura. Non sarà un giocatore che incide per 90 minuti, ma ha quei cinque-sei spunti a partita devastanti. De Ketelaere era così anche in Belgio: non è che al Bruges fosse un giocatore estroso e grintoso. Ha le qualità per fare la differenza, ma deve avere pazienza sapendo che il Milan ha stima in lui e gli ha fatto un contratto di cinque anni, non di sei mesi. In Italia è dura, ma il Milan ha già dimostrato di saper aspettare i talenti in cui crede. L’importante è che creda di farcela pure lui». Queste le opinioni dell’ex attaccante di Inter e Milan sui due reparti.

Fonte: TuttoSport – Federico Masini

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