Nota tattica di Inter-Fiorentina: Thuram sale in cattedra
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Fiorentina parliamo della prestazione di Marcus Thuram.
STATEMENT GAME – Inter-Fiorentina è stata una partita che ha visto gli uomini di Inzaghi dare una dimostrazione di forza. E una chiave è stata la prestazione di Marcus Thuram. Quello che nelle prime uscite con Monza e Cagliari si era intuito, con i viola è diventato concreto. Il contributo effettivo del nuovo numero nove nerazzurro è stato di un gol, un assist e un rigore procurato. Ma è la sua capacità di contribuire al gioco che ha colpito davvero tutti.
MIGLIORARE NEI TIRI – Thuram è migliorato sia nella condizione fisica che nell’intesa coi compagni. Se già col Cagliari era stato decisivo nelle azioni dei due gol come ispiratore, con la Fiorentina ha fatto un passo in avanti. Mostrandosi come punta completa, in grado sia di essere pericolosa in area che di migliorare il gioco collettivo dall’impostazione alla rifinitura. Prima però degli elogi, partiamo dalle cose in cui deve ancora fare un ulteriore step. Il francese coi viola ha messo insieme 6 tiri. E già questo è un altro miglioramento, visto che nelle prime uscite era sembrato eccessivamente timido nell’andare a concludere in area. Tutte conclusioni di buona fattura, due persino da dentro l’area piccola. Se però la sua presenza in area è migliorata, la precisione ha lasciato a desiderare. Solo 2 infatti sono state indirizzate in porta. E hanno prodotto in totale un gol rispetto a un valore di 1,56 xG. Nella finalizzazione insomma deve sicuramente ancora migliorare. Ma il suo apporto va molto oltre questo.
SVILUPPATORE DI GIOCO – Thuram con la Fiorentina ha messo insieme 27 tocchi, che potete vedere in questa grafica di Whoscored:
Ma il suo contributo al gioco va al di là del numero di palloni giocati, degli 11 passaggi realizzati su 16 tentati e dell’assist creato. Il nove si è mosso a tutto campo, seguendo col suo istinto lo sviluppo dell’azione. Riuscendo a dare notevole qualità in ogni scambio in cui è stato coinvolto. Il francese legge molto bene il gioco e ha un istinto che spicca nelle combinazioni corte coi compagni. Sa giocare di prima con entrambi i piedi grazie a un’ottima tecnica. E con queste doti quando il gioco passa dai suoi piedi si ottiene un’accelerazione immediata della manovra. Gli spazi si aprono e il gioco fluisce in nuove direzioni. Per un impatto generale che va ben oltre le sue pur ottime doti, perché valorizza il lavoro di tutti i compagni attorno a lui. Chiedete alla Fiorentina per informazioni.