Inter, metà reparto in scadenza: la difesa è da rifare! Tutti i nomi in ballo
La difesa è considerato il reparto forte dell’Inter, ma solo se viene preso in considerazione l’inamovibile trio titolare. Ben più complicata la situazione che coinvolge le alternative, che probabilmente sanno di giocarsi gli ultimissimi gettoni in maglia nerazzurra
DIFESA INTER – Il problema portiere è solo il più “noto” in casa Inter, dove entro l’estate dovrà essere discusso quello relativo all’intero reparto. Insieme al capitano Samir Handanovic (che potrebbe rinnovare, ndr) è in scadenza anche il terzo portiere Alex Cordaz che, a sua volta, non avrebbe problemi a prolungare il contratto per un’altra stagione. Diverso il discorso che riguarda i difensori che al momento allungano la panchina a disposizione di Simone Inzaghi nel pacchetto arretrato. Il 30 giugno 2022 scadranno i contratti di Andrea Ranocchia, Danilo D’Ambrosio e Aleksandar Kolarov. Di questi, solo i primi due potrebbero – eventualmente – ridiscutere i dettagli di un nuovo contratto con l’Inter. Kolarov, invece, è già da considerare in (silenziosa) uscita.
CHI VA, CHI VIENE – Che la difesa sia un reparto da rifare è noto da tempo. L’Inter, infatti, in questa stagione ha provato a limitare i danni confermando il sestetto difensivo in blocco, ma consapevole che il terzetto titolare è imprescindibile. In ottica futura sono già state impostate alcune strategie. Il riacquisto di Zinho Vanheusden, attualmente in prestito al Genoa ma sfortunatamente infortunato (vedi articolo), è un indizio: l’Inter punta sul classe ’99 belga per completare il pacchetto difensivo futuro e potrebbe rimpiazzare l’esperto Ranocchia. Teoricamente l’erede di Kolarov è già in casa, vista la duttilità di Federico Dimarco, sebbene a sinistra ci sia anche l’incognita Ivan Perisic (vedi focus). Invece, D’Ambrosio proverà a strappare un altro prolungamento, anche se in rosa il “doppione” c’è già: si tratta di Matteo Darmian, jolly difensivo tuttofare. In estate l’Inter potrebbe avere metà reparto nuovo… ma non “rinnovato”.