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ESCLUSIVA IN − Delio Rossi: «Inter padrona di sé! Sorpreso da Lautaro Martinez. Darmian? Esterno con me»

Delio Rossi, allenatore di Serie A in passato di Lazio, Palermo, Fiorentina tra le altre, ha parlato in esclusiva su Inter-News.it. Il tecnico, che lo scorso anno ha sfiorato la Serie B col Foggia, ha toccato diversi temi: da Fiorentina-Inter a Lautaro Martinez, passando per Darmian e Inzaghi. Scudetto e caos arbitrale come ciliegina finale.

Delio Rossi, domenica Fiorentina-Inter. Come vede questa partita?

Dipende più dall’Inter che dalla Fiorentina. Nel senso che la Fiorentina, soprattutto in casa è una squadra temibile, però l’Inter, che conosco io, ha tutte le possibilità per portare a casa la partita.

Può essere uno svantaggio per l’Inter presentarsi a Firenze senza Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu?

Non penso, anche perché l’Inter sta facendo quello che sta facendo prima di tutto perché ha una rosa più competitiva e meno fallata rispetto alle altre. Calhanoglu e Barella non saranno sostituiti da due Primavera, ma da due nazionali. Quindi la forza dell’Inter è anche quella.

Come giudica, Delio Rossi, la stagione della Fiorentina?

Penso che sia una stagione in linea con quelli che erano i programmi. Ma le squadre secondo me si vedranno a marzo, perché ci saranno anche le coppe. Poi soprattutto da marzo in avanti la condizione fisica sarà determinante.

Delio Rossi, un commento su due suoi colleghi: Simone Inzaghi e Vincenzo Italiano.

Simone, che conosco bene in quanto è stato mio calciatore alla Lazio, è cresciuto molto soprattutto nella gestione del gruppo e nella gestione delle partite. Italiano invece sta modificando anche il suo modo di intendere il calcio per i suoi giocatori che ha a disposizione. È un allenatore che se l’è guadagnata la pagnotta. Per arrivare dove è arrivato ha vinto campionati. Era in Serie D, è salito in Serie C ha vinto il campionato in C; è salito in Serie B ha vinto il campionato di B; è arrivato in Serie A si è salvato e ora è alla Fiorentina. L’ha portata nelle coppe e quest’anno si sta giocando qualcosa di più importante. Quindi tutto merito.

Due protagonisti di questa Inter sono Lautaro Martinez e Darmian: il pensiero di Delio Rossi

Si aspettava un Lautaro Martinez così dirompente e performante?

Onestamente no. Anche perché, al di là dei gol, vedo anche che ha modificato il suo modo di giocare. Nel senso che adesso partecipa di più alla manovra della squadra e alla fase di non possesso. Significa che è un giocatore coinvolto al 100%. Quindi non me l’aspettavo che fosse così giocatore squadra. Io penso che in una squadra, così come nelle torte, ci siano degli ingredienti fondamentali e altri ingredienti, come le candeline che sono più abbellimenti. Io penso che Lautaro Martinez sia diventato un ingrediente fondamentale della sua squadra.

Delio Rossi, lei ha allenato Matteo Darmian a Palermo tra il 2010 e il 2011: a distanza di anni che idea si è fatto del giocatore?

Matteo, a differenza di tanti altri calciatori, non è stato toccato magari dal talento divino. E quindi tutto quello che ha ottenuto se l’è guadagnato. Io sono stato il primo a farlo giocare da difensore esterno, perché lui giocava centrale nelle giovanili del Milan. Quindi, tutto quello che ha guadagnato se l’è meritato. Poi oltre ad essere un ottimo giocatore è un ragazzo eccezionale e soprattutto è uno di quelli che vorrebbe sempre migliorare. Tutto quello che ha ottenuto se l’è meritato e io sono veramente contento per lui.

La corsa Scudetto e il caos arbitrale secondo il mister

Sarà un testa a testa tra Inter e Juventus, oppure crede nel rientro anche del Milan?

Non penso che il Milan rientrerà nella corsa. Allora: l’Inter è la squadra più forte in assoluto, lo abbiamo detto prima. Non è da valutare solo in base a chi gioca, ma soprattutto a chi sta fuori. Qui i dirigenti hanno fatto un ottimo lavoro. Perché va via André Onana e prendono un altro ottimo portiere (Yann Sommer, ndr); va via Marcelo Brozovic e s’inventano Calhanoglu in regia; va via Milan Skriniar e prendi Benjamin Pavard; va via Edin Dzeko e pigliano Marcus Thuram. Quindi la società ha lavorato molto bene. Poi un’altra cosa importante è che stanno lavorando molto bene i collaboratori di Inzaghi perché finora non ho visto, a differenza di altre squadre, grandi cali dal punto di vista della prestazione fisica. Anche perché se vuoi giocare un calcio propositivo e intenso devi stare al top fisicamente.

Cosa conta di più?

Nell’ambito del calcio, non è importante che una squadra sia al 100% fisicamente per un mese, ma è importante che lo rimanga al 70% per tutto l’arco della stagione. Sta lavorando meglio di altre squadre, della stessa Juventus, della Roma, del Napoli che hanno più infortuni anche lungodegenti e muscolari. Quindi ritornando al discorso, la squadra più forte è l’Inter. Però sta combattendo su più fronti, perché credo voglia andare avanti anche in Champions League. Quindi per questo dico che marzo sarà fondamentale: da capire in che condizioni saranno Inter e Juventus. La Juve, preparando una partita a settimana, è agevolata sotto questo punto di vista. Inter padrona del suo destino? Sì! Il Milan anche per la questione infortuni non credo possa rientrare.

Sul caso arbitrale?

Onestamente a me piace parlare solo di calcio giocato. Non so cosa passa nella testa di uno per decidere di diventare un arbitro, a me non è mai passato per la testa di fare l’arbitro. Di solito chi fa l’arbitro è chi non era bravo a fare il calciatore. Anacronistico che nel calcio professionistico, ci sia una figura che in realtà non lo è. Sono beghe di palazzo e cose del genere, intrighi ecc… Non mi appassiona questo tema. Per di più vedo e so che magari non è come prima, che c’era una sudditanza verso i club più importanti. Comunque questa linea rimane. Se prima magari era più marcato, adesso col Var è più sottile.

Si ringrazia Delio Rossi per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Sandro Caramazza) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

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