Editoriali

Inter, dichiarazioni di Conte dannose? No, la tendenza è generale

Le dichiarazioni pubbliche di Antonio Conte e di Beppe Marotta nelle scorse settimane, sono state così lesive nei confronti dell’Inter e delle scelte di mercato della società? Non sembrerebbe, dal momento che questo tipo di comunicazione sta diventando una tendenza sempre più generale

DICHIARAZIONI LESIVE? – Nelle ultime settimane stanno facendo discutere le scelte di comunicazione e le dichiarazioni di Beppe Marotta, Amministratore Delegato Sport dell’Inter, e del tecnico Antonio Conte. Nello specifico, il primo aveva tempo fa pubblicamente dichiarato l’esclusione dal progetto tecnico di due giocatori come Mauro Icardi e Radja Nainggolan, mentre il secondo ha lanciato prima una frecciata nei confronti della società riguardo al ritardo sulla tabella di marcia nella costruzione della squadra, poi di fatto bocciando Ivan Perisic dopo la sfida persa per 1-0 in International Champions Cup contro il Manchester United. Parole che in molti hanno giudicato fuori luogo e causa di ulteriore svalutazione dei tre giocatori coinvolti.

ALTRI ESEMPI – Ma è giusto giudicare in questo modo le loro parole? La cosa infatti sembra essere sempre più la normalità tra allenatori e addetti ai lavori. Due esempi calzanti in questo senso – e anche probabilmente i più recenti – sono quelli di Gonzalo Higuain e di Gareth Bale. Per quanto riguarda l’argentino, nonostante non ci siano state dichiarazioni pubbliche da parte di Maurizio Sarri o Fabio Paratici forti come quelle di Beppe Marotta, la scelta della Juventus di privarlo del numero 9 (in vista dell’arrivo di Mauro Icardi?) e, addirittura, di non mettere in vendita la sua maglia è stata abbastanza clamorosa. Per quanto riguarda il gallese, invece, le dichiarazioni in conferenza stampa di Zinedine Zidane sono state parecchio dure e, ancora adesso, ad alcuni giorni di distanza, stanno ancora facendo discutere.

SCELTE DI COMUNICAZIONE – Insomma, quanto avvenuto non è da considerarsi tanto un errore di comunicazione in casa Inter, quanto piuttosto una tendenza sempre più generale nel mondo del calcio. Forse mai come negli ultimi anni – complice anche il boom dei social network – il calcio sta diventando sempre più mediatico, con una conseguente evoluzione dei tecnici in allenatori-comunicatori, forti anche della fama mediatica che si sono creati. Ecco perché, a conti fatti, le dichiarazioni di Antonio Conte e Beppe Marotta non sono da leggersi in chiave così critica e tragica come si è fatto e, in parte, si sta ancora facendo.

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