Guadagno: “Inter, Spalletti non vuole più Icardi! Paratici chiama Wanda”
Pietro Guadagno, giornalista del quotidiano “Corriere dello Sport”, ospite a “Novastadio” su “Telenova” ha spiegato lo stato attuale della vicenda che vede Mauro Icardi ancora ai margini dell’Inter con Luciano Spalletti fermo sulla sua posizione
LA SITUAZIONE – Di seguito le parole di Pietro Guadagno: «Percentuali di una permanenza all’Inter di Mauro Icardi? 5%, cioè solo se non arriva un’offerta ritenuta congrua dalla società nerazzurra. Vedo dura che possa tornare anche a giocare in questo finale di campionato, a meno che non cambi qualcosa mercoledì al rientro di tutti i nazionali. Escluderei già una convocazione contro la Lazio per l’impatto mediatico che avrebbe, tutta l’attenzione anche dei tifosi sarebbe su di lui e Luciano Spalletti si ritroverebbe nella difficile situazione ambientale di doverlo inserire in caso di risultato negativo nel finale. Eventualmente sarebbe più facile una convocazione in trasferta ma da quello che so io il tecnico nerazzurro non lo vuole convocare mai più! Nonostante qualcuno di parte cerchi di far passare informazioni sbagliate sono tutti contro Icardi, anche la fantomatica intermediazione dell’avvocato Nicoletti è stata un insuccesso: non ha riottenuto la fascia né dichiarazioni di scuse da parte di Spalletti o Giuseppe Marotta, nulla. Anzi, già è stato sbagliato dare l’impressione di trattare. Lautaro Martinez, quando c’è stato il tweet del padre (la sera di Tottenham-Inter, ndr) ha chiesto scusa, anche la compagna di Antonio Candreva ha chiamato e ha chiesto scusa (dopo la sconfitta in casa del Torino, ndr), Wanda Nara è andata avanti! L’Inter non lo ha più riconosciuto come capitano. Scambio con Paulo Dybala? Io ci credo, metterebbe d’accordo tutti e la Juventus deve fare una plusvalenza con lui o con Miralem Pjanic, basta fare due conti. Fabio Paratici è l’unico che telefona a Wanda, l’Inter vuole 100 milioni o l’argentino in cambio. Se però non c’è un’offerta adeguata resta e non gioca, l’Inter a prescindere prende un altro centravanti».