Minotti: “Inter ha dilagato nonostante un Lukaku al minimo. Il Siviglia…”
Inter-Shakhtar Donetsk si è chiusa con il trionfo dei nerazzurri per 5-0, che conquistano la finale di Europa League contro il Siviglia. Lorenzo Minotti – ospite negli studi di “Sky Sport” – commenta la vittoria degli uomini di Conte e la prova non eccelsa di Lukaku. Di seguito le sue dichiarazioni.
FANTASTICA – Inter-Shakhtar Donetsk si è chiusa con il trionfo dei nerazzurri che volano così in finale di Europa League contro il Siviglia. Lorenzo Minotti commenta il risultato del match: «L’Inter è andata oltre ogni aspettativa, possiamo dire subito una cosa che risulta forse incoerente alla luce del risultato: Romelu Lukaku ha giocato solo un quarto d’ora stasera ed è strano perché di solito l’Inter si appoggia a lui. È stata un’Inter fantastica, ha interpretato bene la partita, soprattutto nella parte finale del primo tempo quando ha dovuto subire il palleggio dello Shakhtar Donetsk. Non ha concesso nulla e poi nel secondo tempo ha dilagato».
PRESTIGIO – Minotti parla poi del ruolo di Danilo D’Ambrosio e del prestigio di una finale di coppa: «D’Ambrosio è un giocatore molto duttile, ha tanta esperienza e personalità e può fare comodo anche in Nazionale. È un po’ anche la novità di questo finale, però non dimentichiamo che ha dato più equilibrio alla fase difensiva e poi è determinate sotto porta. I suoi sono gol pesantissimi. L’Inter aveva bisogno di questa finale, ma un po’ tutto il calcio italiano. Speriamo che l’Inter completi l’opera. Una finale europea ti dà la misura di quello che sei e puoi diventare, ora l’ostacolo è il Siviglia che è la regina di questa coppa. Però questa Inter è tosta».
CERTEZZE – Per finire Minotti parla di Lukaku: «Lo Shakhtar è la squadra ideale per mettere in risalto le caratteristiche dell’Inter. La partita con il Siviglia sarà totalmente diversa, ci sarà un’interpretazione difensiva opposta. Lukaku è un giocatore che Conte ha fortemente voluto. L’Inter oggi ha dilagato nonostante un Lukaku con la marcia al minimo, però i numeri parlano per lui. Probabilmente si è tenuto la prestazione per la finale. Direi che Conte ha trovato le sue sicurezze perché ha visto che il suo calcio funziona in Italia ma anche altrove».