Esposito svela: “Dovevo andare all’Inter! Poi Cellino sentì una parola e…”
Esposito – ex attaccante del Cagliari, oggi allenatore del Pescara Under 13 -, intervistato dal portale “CalcioMercato.com”, rivela un retroscena di mercato datato estate 2006. Niente Inter subito né dopo, ma la Roma. Un treno perso per una questione di principio
FORMULA SBAGLIATA – Nonostante un’annata al di sotto delle aspettative, Mauro Esposito era pronto a diventare un gregario della rosa Campione d’Italia post-Calciopoli, ma qualcosa andò storto: «Io la stagione precedente dovevo andare all’Inter, ché mi voleva Roberto Mancini a tutti i costi, ma in prestito. E Massimo Cellino, quando sentì la parola prestito, non volle fare più niente. Poi un giorno mi chiamò – avevo un grande rapporto con il presidente – per dirmi che non mi dava all’Inter ma che l’anno dopo mi avrebbe ceduto a qualsiasi big. Rimasi, anche perché a Cagliari stavo bene, e accettai il suo consiglio. L’anno dopo si fece avanti la Roma. Io venivo da un infortunio al ginocchio. Ed ero io che ero tentato di non andarci questa volta, perché non ero al 100%. Però, per il patto con Cellino, andai. Apprezzai il gesto di Cellino e anche quello della Roma, che mi prese infortunato. Avevo rotto il crociato a gennaio e a giugno avevo recuperato, ma non stavo ancora benissimo. E a Roma non è che ti aspettano, devi sfruttare subito l’opportunità. Ed è quello che è successo. Un po’ mi dispiace per come è andata poi la mia stagione. Per un punto non vincemmo lo scudetto. Davanti avevo Francesco Totti, Mirko Vucinic, Amantino Mancini, Rodrigo Taddei e Ludovic Giuly, era difficile trovare spazio. Giocai poco, anche se all’inizio feci più partite in Champions League che in campionato. Comunque resta una grande soddisfazione aver condiviso un’esperienza con grandi giocatori». Questo il ricordo di Esposito, sfortunatissimo nella Capitale e anche nelle avventure successive fino a fine carriera.
Fonte: CalcioMercato.com – Angelo Taglieri