Chi è Weghorst, gigante olandese nel mirino dell’Inter
Nel taccuino dell’Inter finisce anche Wout Weghorst, punta del Wolfsburg (vedi articolo). Ecco quindi analisi sul profilo dell’attaccante olandese.
NOME NUOVO – Da giorni l’Inter varia tra Duvan Zapata e Joaquin Correa il proprio interesse di mercato. Solo uno dei due verrà scelto per rinforzare l’attacco nerazzurro assieme a Edin Dzeko, nonostante le condizioni siano pochi favorevoli (specie per il colombiano). Sembrano invece esclusi dal rush finale Lorenzo Insigne e Luka Jovic (vedi focus). Da ieri, tuttavia, emerge un nome nuovo: è quello di Wout Weghorst, attaccante classe 1992 della Nazionale olandese e del Wolfsburg. Anche lui, come il neo interista Denzel Dumfries, si è messo in luce negli ultimi Europei, arrivando all’attenzione del grande pubblico. Analizziamo quindi il suo profilo per comprendere se può essere il rinforzo giusto per l’attacco di Simone Inzaghi.
Weghorst: una carriera all’insegna della continuità
COSTANZA STATISTICA – Weghorst è un attaccante di 29 anni che finora, a livello di esperienza internazionale, ha appena 24 presenze in Europa League e 10 presenze con gli Oranje. Lecito quindi che molti tifosi fuori da Olanda e Germania non conoscano molto di questo gigante (è alto 197 centimetri). Che è un calciatore professionista da nove anni ed ha esattamente 150 gol all’attivo con le maglie di Emmen, Heracles, AZ Alkmaar e Wolfsburg. Ma la cosa che più impressiona è la sua straordinaria continuità realizzativa. In nove stagioni, Weghorst ha sempre giocato almeno 30 partite, andando in doppia cifra di reti sette volte. E negli ultimi tre anni al Wolfsburg ha uno score complessivo di 63 reti (53 in Bundesliga). Il peso sottorete di Wout Weghorst non è affatto in discussione.
Weghorst, classico attaccante d’area con libertà di movimento
STILE DI GIOCO – Il fisico di Weghorst (197 cm per 84 kg) lo iscrive di diritto nello stereotipo del pennellone d’area, capacità di attirare su di sé – soprattutto di testa, grande specialità della casa, ogni pallone che attraversi gli ultimi sedici metri di campo. E anche la heatmap (presa da SofaScore) della sua ultima stagione in Bundesliga lo conferma:
Tuttavia si può anche osservare come Weghorst provi ad essere anche un attaccante associativo, disposto a scendere molto dal presidio dell’area per supportare lo sviluppo della manovra. L’olandese ha una media di 34,2 tocchi a partita nell’ultima stagione (Lautaro Martinez si ferma a 28,8) e, oltre ai 20 gol, ha fornito anche 8 assist. In estrema sintesi, potrebbe rivelarsi una buona alternativa a Dzeko, considerando soprattutto l’età (29 anni) e il costo relativamente basso del cartellino (tra i 15 e i 20 milioni di euro). Trattativa in via di sviluppo, o semplice pretattica per abbassare le difese di altri club (Atalanta e Lazio in primis)?