Top e Flop di Juventus-Inter: Lautaro Martinez-Lukaku lottano! In tre opachi
Juventus-Inter si è chiusa con la vittoria dei bianconeri, che conquistano tre punti fondamentali per poter ancora sperare nella qualificazione in Champions League. La partita, più che da meriti sportivi, è stata decisa da un arbitraggio decisamente scandaloso (vedi moviola). La squadra di Conte non mette in campo il solito atteggiamento schiacciasassi, ma a risultare decisivi sono gli episodi (vedi analisi tattica). Lautaro Martinez e Lukaku spiccano. Scopriamo di seguito i “Top e Flop” del match nell’apposita rubrica
I TOP DELL’INTER: LAUTARO MARTINEZ LOTTA (QUASI) DA SOLO, LUKAKU CI METTE LO ZAMPINO DUE VOLTE
LAUTARO MARTINEZ – La strigliata di Antonio Conte nella sfida contro la Roma è servita all’argentino, che mette in campo il suo solito piglio battagliero. Lautaro lotta su ogni pallone, conquista il rigore dell’1-1 e segna un gol clamoroso in rovesciata a gioco fermo per una spinta (leggerissima, praticamente inesistente) di Romelu Lukaku su Giorgio Chiellini. È certamente il più vivace tra i nerazzurri.
LUKAKU – Non gioca ai suoi soliti ritmi ma c’è da dire che contro Chiellini non è mai semplice, se poi ci si mette pure l’arbitro diventa impossibile. Il belga fa comunque il suo e infatti il gol del pari porta la sua firma dagli undici metri. Nel secondo tempo causa l’espulsione per doppio giallo di Rodrigo Bentancur e l’autogol di Chiellini per il momentaneo 2-2 nerazzurro, inizialmente annullato da Calvarese ancora una volta in maniera incomprensibile e successivamente convalidato dal VAR.
I FLOP DELL’INTER: DARMIAN IN CONFUSIONE, ERIKSEN IN VACANZA, BARELLA IMPRECISO
DARMIAN – È in difficoltà fin dalle primissime battute, confuso e per nulla in partita. Subisce il pressing della Juventus e al 24′ causa il generoso rigore che porta in vantaggio la squadra di Andrea Pirlo. Conte lo sostituisce a inizio secondo tempo. Opaco.
ERIKSEN – Il danese è praticamente in vacanza sul campo dell’Allianz Stadium: sonnecchiante, svogliato e lento. Nel secondo tempo cresce leggermente, ma senza lasciare il segno.
BARELLA – Come al solito corre tantissimo e prova a creare qualcosa di concreto, ma spicca un po’ di imprecisione e in generale scarsa inventiva.
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