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L’Inter e la costruzione dal basso, un problema posizionale da affrontare

In questo primo scorcio di stagione l’Inter ha mostrato dei problemi nella costruzione bassa, storico punto di forza. Inzaghi ha fatto delle scelte, che però non stanno rispondendo nella concretizzazione. 

PROBLEMA STAGIONALE – L’Inter in questo inizio di stagione ha mostrato un problema. In modo costante, con ogni avversario. Pur ovviamente a livelli di serietà diversi. Parliamo della costruzione dal basso. Un tema fortissimo in casa nerazzurra negli ultimi anni, coltivato fin dal ritorno di Mancini. Poi enfatizzato da Spalletti e raffinato da Conte. Quest’anno con Inzaghi sta scricchiolando. 

AVVERSARI PREPARATI – Specifichiamo una cosa. In primo luogo ci sono gli avversari. Che studiano e imparano pure loro. Il pressing ora è diffuso, è evoluto, si è adattato. E in queste prime partite se ne sono visti già diversi contro l’Inter (vedi Fiorentina e Shakhtar), purtroppo efficaci. C’è però una questione strutturale nella costruzione dal basso impostata da Inzaghi. Che sta portando più problemi che soluzioni.

QUESTIONE POSIZIONALE – Per capire la questione, guardiamo le posizioni medie in possesso palla dell’Inter contro il Sassuolo, prese dal report della Lega Serie A:

La squadra quando inizia ad impostare è quasi divisa in due. Da una parte i difensori insieme a Brozovic, dall’altra il resto dei giocatori (guardate lo spazio tra 37 e 95 e 23 e 14). Il numero 77 spesso scende a fianco di de Vrij formando una linea a quattro, mentre gli interni o si alzano in verticale o si allargano (pensate a dove perde palla Barella nell’occasione che porta al rigore del Sassuolo) e gli esterni di centrocampo salgono in linea con gli attaccanti. Questo crea una spaccatura, un vuoto tra le linee. In pratica le opzioni corte di gioco si trovano in orizzontale, a scivolare verso le linee laterali, con Skriniar e Bastoni che diventano terzini a quattro, mentre le giocate verticali si allungano, magari richiedono lanci, e diventano più rischiose.

IDEA E CONCRETIZZAZIONE – L’idea di Inzaghi è di spostare dei giocatori alti per abbassare la difesa avversaria. Dando quindi più spazio a chi imposta basso. Al momento però questa cosa non sta funzionando. Anzi, quello spazio tra i due blocchi nerazzurri aiuta il pressing avversario. Non avere opzioni corte basse in zona centrale costringe a chiudersi sulle fasce, dove il pressing è pure più efficace causa spazi ridotti. E gli uomini del blocco alto ricevono palloni difficili, da fermi e marcati. Insomma la concretizzazione dell’idea non funziona. Anche nelle partite migliori l’Inter in impostazione ha rischiato. Ricorrendo a dribbling e iniziative personali per superare la prima linea di pressione. Il tecnico deve lavorare per trovare maggiore equilibrio.

 

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