Inter con la difesa a 4: ecco tutte le opzioni di Conte per recuperare terreno
L’involuzione tecnico-tattica dell’Inter può portare Conte a stravolgere non solo l’undici iniziale ma anche il sistema di gioco. La difesa a quattro vista per un’ora contro il Real Madrid potrebbe non essere solo un esperimento in emergenza. Vediamo in che modo potrà ripetersi dal 1′
CAMBIO MODULO – La difesa a tre non è mai stato un problema, ma può esserlo diventato se il portiere subisce gol praticamente su ogni tiro nello specchio. L’espulsione di Arturo Vidal contro il Real Madrid ha costretto Antonio Conte a cambiare modulo in corsa. E il passaggio alla linea a quattro ha dato buone risposte, nonostante l’uomo in meno (vedi focus sul cambio modulo). Può essere la svolta stagionale? Difficile. Anzi, per coerenza dovrebbe essere impossibile. Ma oggi si tratta di un’opzione da tenere in considerazione per recuperare un po’ di terreno in classifica. E fiducia con tutto l’ambiente. L’Inter può passare momentaneamente alla difesa a quattro sia per dare maggiore copertura dietro sia per rimediare al famoso “equilibrio” che sta mancando a centrocampo. E le opzioni per Conte sono tante. Dal banale 4-4-2, che diventa 4-2-4 in fase di spinta, al 4-3-3 che può essere 4-3-1-2 o 4-3-2-1 in base a chi gioca in attacco. Semplice, no?
OPZIONI POSSIBILI – In caso di passaggio alla difesa a quattro, ci sarebbe il ritorno della coppia centrale dell’Inter di Luciano Spalletti (vedi focus sul post-Conte, ndr), come già visto in Inter-Real Madrid. In mezzo Stefan de Vrij e Milan Skriniar sono certezze, con Andrea Ranocchia e Alessandro Bastoni rispettive riserve. Sulla destra Achraf Hakimi, se non viene schierato più alto, oppure Matteo Darmian più di Danilo D’Ambrosio, jolly sempre pronti all’uso. Sulla sinistra Aleksandar Kolarov prima scelta appena rientrerà dall’isolamento per Coronavirus, anche se Ashley Young può giocare terzino, così come i già citati Bastoni, Darmian e D’Ambrosio. Inutile dire che la difesa a quattro Hakimi-de Vrij-Skriniar-Kolarov potrebbe essere di altissimo livello. E non sarebbe poi così diversa dalla “difesa a tre e mezzo” di Spalletti, con Hakimi a spingere come Joao Cancelo con Kolarov chiamato a stringere in mezzo come D’Ambrosio. Si farà?