Bisseck, vietato fermarsi! Segnale da Inzaghi verso Inter-Frosinone?
Yann Bisseck ha giocato la sua prima partita da titolare in maglia Inter. Ora Inzaghi valuterà se ripetere la scelta contro il Frosinone (domenica alle 20.45). Ma il primo tempo di Salisburgo lancia un segnale chiaro.
NUOVA OPZIONE – Yann Bisseck è improvvisamente un’opzione reale nelle rotazioni dell’Inter di Simone Inzaghi. Non potrebbe essere altrimenti, considerando l’indisponibilità di Benjamin Pavard e Juan Cuadrado, che depotenziano la catena destra dei nerazzurri. E, dopo i primi minuti antiruggine in campionato contro Monza e Torino, arriva anche la prima partita da titolare.
BUONA LA PRIMA – Bisseck esordisce dal primo minuto contro il Salisburgo in Champions League, sorprendendo i più scettici. Nonostante la giovane età e l’inesperienza a giocare a certi livelli (era all’esordio in Champions League), il numero 31 dell’Inter mostra grande personalità. Disputando 45 minuti di grande concentrazione, in cui dimostra di essere a proprio agio col pallone tra i piedi (qui le sue statistiche). Una prima presenza da titolare che solo un’ammonizione fa finire all’intervallo, vista la nota prudenza di Inzaghi. Ma è lo stesso tecnico dell’Inter a confermare l’ottimo percorso di crescita intrapreso da Bisseck. Lanciando così un segnale in vista della prossima gara.
FIDUCIA RINNOVATA – Domenica sera a San Siro (ore 20.45) si disputerà Inter-Frosinone. Ultima gara prima della sosta delle nazionali di novembre. Partita da non sottovalutare, in cui Inzaghi punterà a chiudere nel migliore dei modi questo filotto stagionale. E in cui è lecito aspettarsi Bisseck di nuovo dal primo minuto. Per dare seguito all’ottima prestazione contro il Salisburgo. E per cancellare il “peso” dell’ammonizione ricevuta, che interrompe prima del tempo la sua prova. Nulla come giocare più minuti possibili può aiutare un profilo così giovane a crescere (vedi Asllani). E la sfida col Frosinone è l’occasione giusta per l’esordio da titolare anche in campionato, aumentando così il feeling col campo e con i compagni, per diventare una reale alternativa nella retroguardia dell’Inter.