Nota tattica di Inter-Shakhtar Donetsk: Barella uomo ovunque
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Shakhtar Donetsk parliamo della gara di Barella.
PARTITA MONSTRE – Nicolò Barella è stato assoluto protagonista della sfida tra Inter e Shakhtar Donetsk. Il sardo ha disputato una prova encomiabile per sacrificio, attenzione tattica e capacità di abbinare fase offensiva e difensiva. Il suo pressing, la sua capacità di recuperare palla alta è stata un’arma fondamentale per scardinare la difesa degli ucraini.
DA TREQUARTI A TREQUARTI – Questa presa da Whoscored è la heatmap di Barella:
Il centrocampista in pratica ha giocato sulle due trequarti, trovandosi per la maggior parte del tempo in quella difensiva e in quella offensiva. Una conseguenza del fatto che come posizione di partenza doveva appunto trovarsi alla destra di Brozovic, mentre per disturbare l’azione avversaria il suo compito era il pressing alto. Specialmente allargandosi, andando a prendere il terzino avversario, con D’Ambrosio più basso a coprire l’esterno offensivo. Un compito tatticamente importante, interpretato con una costanza ammirevole.
CHE NUMERI – Il suo pressing, insieme a quello dei compagni, ha di fatto mandato in tilt la costruzione di gioco dello Shakhtar. E nel primo tempo è stata sostanzialmente la prima arma offensiva di tutta l’Inter. Il primo gol viene da una sua palla recuperata, con dribbling e cross trasformato da Lautaro. Allo stesso modo qualche minuto dopo arriva al tiro in modo pericoloso. In sostanza entra in tutti gli highlights della gara. I suoi 51 tocchi sono il quarto valore più alto tra i nerazzurri. Difensivamente ha messo insieme 3 intercetti e 3 tackle. Ma nella sua partita troviamo anche 4 dribbling, valore superato solo da Lautaro Martinez. Barella insomma ha giocato una partita davvero completa, macchiata solo da una certa imprecisione nelle verticalizzazioni.