Il Cagliari di Mazzarri ha ritrovato la voglia di lottare per la salvezza
Il Cagliari di Mazzarri sta trovando diverse difficoltà in questo campionato. Il modulo di gioco può variara dal 4-4-2 al 3-5-2, ma i numeri parlano di una squadra che fatica in ogni fase di gioco.
TATTICA – Walter Mazzarri per far ritrovare solidità al Cagliari ha impostato come modulo base un 4-4-2 di fisico e corsa. Gli esterni sono praticamente tutti terzini, con l’eccezione del jolly Nandez. In alternativa nelle ultime gare si è rivisto il suo classico 3-5-2, per cercare più densità in zona centrale. Il gioco si sviluppa principalmente sugli esterni, per lo più sulla destra, con molta ricerca dei cross. La manovra offensiva è nelle mano di Joao Pedro.
STATISTICHE – Il Cagliari sta vivendo un’altra stagione decisamente complicata. In classifica la squadra è terz’ultima ed è la quartultima difesa della Serie A con 30 gol subiti. Stessa posizione per i tiri subiti a gara, 15,9. Non che sia meglio l’attacco: i 17 gol segnati valgono il terzultimo posto in campionato e i 171 tiri prodotti (10,7 a gara) sono meglio solo di Salernitana e Venezia. Ben 10 delle reti sono arrivate a inizio secondo tempo, tra il 45esimo e il 75esimo. Lo stile di Mazzarri è impostato su difesa e ripartenze: il Cagliari è quart’ultimo per possesso medio col 42,4% secondo WhoScored e addirittura penultimo per tempo di possesso secondo la Lega Serie A. Attenzione al gioco aereo: con 5 gol segnati di testa i sardi sono quarti in A.
DETTAGLI – Andrea Carboni in difesa sta prendendo sempre più leadership. Il classe 2001 è la prima fonte di gioco, e infatti è primo per passaggi a partita con 37,3, ma è anche irrinunciabile per fisico e corsa (terzo per km percorsi). Razvan Marin è il riferimento del centrocampo: secondo per passaggi medi, primo per passaggi chiave a partita, quarto per passaggi chiave in tutta la Serie A, primo per occasioni da gol, per assist e km percorsi. Mancherà Nahitan Nandez, il tuttofare di Mazzarri (vedi articolo): esterno a destra o a sinistra, con la difesa a quattro o a tre, o anche interno di centrocampo. Secondo per km percorsi, occasioni da gol e assist e primo per dribbling a gara. Sorprendente l’impatto di Dalbert Henrique, un favorito del tecnico. Sulla sinistra è un’arma fondamentale ed è secondo per passaggi chiave a gara. L’anima dell’attacco e dell’intera squadra è Joao Pedro. Miglior marcatore con 9 gol, primo anche negli assist e quarto per km percorsi, da metà campo in avanti fa praticamente tutto lui.