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Con Frattesi serve la lungimiranza del saggio (che non guarda i gol)

Davide Frattesi corona il suo primo anno all’Inter con la vittoria dello Scudetto. Di cui è attore non protagonista, ma con ampi margini per salire di categoria il prossimo anno. A patto di concentrarsi sugli aspetti corretti del suo gioco.

TRATTORE NERAZZURRODavide Frattesi è stato uno degli acquisti più chiacchierati della scorsa estate. Con molti addetti ai lavori a chiedersi chi avrebbe perso il posto da titolare nel centrocampo dell’Inter per cedere una maglia all’ex Sassuolo. E se il vice-capitano Nicolò Barella era quasi impossibile da spostare, Henrikh Mkhitaryan ha scoperto l’elisir dell’eterna giovinezza. Pertanto Frattesi si è accontentato di provare a incidere pur partendo quasi sempre dalla panchina.

PROTAGONISTA POCO SILENZIOSO – In 28 presenze totali in Serie A con l’Inter, Frattesi è stato titolare solo in 3 occasioni. Eppure ha sfruttato alla grande ogni singolo minuto concessogli da Simone Inzaghi, visto che con 5 gol totali è il quarto nerazzurro più prolifico. E con una marcatura ogni 137 minuti è il miglior centrocampista della Serie A per media gol. Segnando oltretutto 2 gol pesantissimi per la vittoria dello Scudetto, entrambi all’ultimo respiro (contro Verona e Udinese). Eppure non si è ancora visto tutto il potenziale di Frattesi con l’Inter. E per riuscire a individuarlo è necessario non guardare solo alla produzione offensiva.

NON SOLO I GOL – Quando il saggio indica la luna, lo stolto si concentra sul dito, come recita il noto proverbio. E “il dito di Frattesi” è appunto la sua grande capacità di incidere davanti alla porta. Basta vedere che la sua media gol è passata dai 413 minuti dell’anno scorso ai 137 di quest’anno. Pur giocando meno con l’Inter, Frattesi riesce comunque ad avere un impatto notevole. Tuttavia l’Inter di Inzaghi non ha bisogno di un mero incursore. Ma di una mezzala che, sulla falsariga di Barella, sia in grado di recitare un ruolo da protagonista in fase di costruzione, e in entrambe le fasi del gioco. E in questo c’è una grande differenza rispetto alla scorsa stagione, come si evince dai grafici messi a disposizione di FootData:

Se in fase offensiva Frattesi è notevolmente migliorato con l’Inter (basta guardare il perimetro azzurro), lo stesso non può dirsi nella fase di costruzione della manovra o di interdizione. Del resto, lo si è visto nel corso di tutta la sua prima stagione nerazzurra (con Inter-Torino a fungere da unicuum). Frattesi dovrà crescere nel coinvolgimento nel gioco dell’Inter. E per farlo avrà bisogno di minuti, soprattutto in questo finale di stagione, così da arrivare ancor più preparato alla prossima stagione.

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