Brozovic, la foto con Vida fa pensare: Marotta ha ragione, meno nazionali!
Brozovic ha il Coronavirus, notizia di stasera (vedi articolo). Considerato che è apparsa, qualche giorno fa, una sua foto con Vida (clamorosamente sostituito all’intervallo dell’amichevole Turchia-Croazia di mercoledì perché positivo) ecco che le parole di Marotta tornano alla mente. Si sarebbe potuto evitare tutto questo?
REWIND – Martedì Marcelo Brozovic ha pubblicato una foto “innocua” sul suo profilo Instagram (visibile in basso). Innocua, all’epoca, perché lo ritraeva assieme a Domagoj Vida che lo abbracciava. Fin lì tutto normale, almeno per ventiquattro ore. Poi, mercoledì sera, il primo campanello d’allarme: il difensore della Croazia è stato sostituito all’intervallo dell’amichevole contro la Turchia, perché si è saputo che era positivo al Coronavirus (vedi articolo). Un fatto inaccettabile, scriteriato, sconsiderato e col rischio di pesanti ricadute. Che, purtroppo per l’Inter, si sono puntualmente materializzate oggi: anche Brozovic positivo. A questo punto, vedendo la foto, la domanda che sorge spontanea è una: c’era davvero bisogno di questa sosta per le nazionali?
L’ANTICIPAZIONE – C’è da riavvolgere il nastro ancora una volta, ossia a domenica sera. Quando Giuseppe Marotta, subito dopo Atalanta-Inter, aveva anticipato cosa sarebbe successo (vedi articolo). La sua richiesta di non mandare i nerazzurri in nazionale, nonostante fossero in isolamento fiduciario per la positività di Daniele Padelli, è purtroppo rimasta inascoltata. Questo nonostante altri club, come Fiorentina e Roma, abbiano invece avuto lo stop dall’ASL. L’AD nerazzurro già aveva chiesto di ridurre gli impegni delle nazionali: in questo periodo, ancora di più, non si può che dargli ragione. Permettere che i giocatori facciano viaggi anche intercontinentali, in piena pandemia, è rischioso e senza alcuna necessità. Permettere che lo facciano per giocare delle amichevoli è solo un inutile rischio. E quanto accaduto con Vida (seguito da Brozovic) dovrà far riflettere FIFA e UEFA.
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