“Perché Inzaghi non è stato massacrato come Pirlo?” Il grido dei mitomani
L’Inter e Inzaghi hanno chiuso la loro stagione con due trofei come la Juventus e Pirlo lo scorso anno. Ma le due stagioni sono totalmente diverse
INZAGHI COME PIRLO: LA ‘LORO’ REALTÀ − Fiumi di parole si sono susseguite nelle ultime settimane in relazione al lavoro di Simone Inzaghi all’Inter. Soprattutto dal post Bologna-Inter. Ovvero dall’esatto momento in cui le quotazioni tricolore si sono spostate progressivamente verso la Milano rossonera. Tra chi ha parlato di inadattabilità del tecnico piacentino in un contesto come quello nerazzurro a chi ha voluto paragonare la stagione di Inzaghi a quella di Andrea Pirlo alla Juventus. Come l’ex tecnico bianconero, Inzaghi ha chiuso il suo primo anno con due trofei: Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Ma cari tifosi, opinionisti o pseudo tali, le analogie, purtroppo (per voi), si fermano qui. Paragonare il primo anno di Inzaghi a quello di Pirlo significa andare contro una realtà chiara e oggettiva. Significa cioè tradirsi, creando un qualcosa di fantomatico e fazioso. A parte i due risultati raggiunti, la stagione del tecnico dell’Inter non ha niente a che vedere con quella di Pirlo.
“PIRLO MASSACRATO E INZAGHI NO? PERCHÉ”
IL BILANCIO − In primis, in termini di gioco e identità. In questa stagione, l’Inter ha espresso il miglior calcio in Italia sia per ritmo che per qualità. Niente a che vedere con la sporadicità della Juventus targata Pirlo, aggrappata ai gol di Ronaldo e alle folate di Federico Chiesa. In secondo luogo, il percorso stagionale delle due squadre. L’Inter di Inzaghi ha vinto due trofei, lottato punto a punto per lo Scudetto col Milan fino all’ultima giornata ed è uscita a testa più che alta dalla Champions League contro la finalista della competizione, il Liverpool. Niente a che vedere con la Juventus dello scorso anno. I due trofei vinti (gli stessi di Inzaghi) sono stati soltanto il salvagente di una stagione disastrosa. Eliminazione agli ottavi di finale di Champions League contro il Porto (‘leggermente’ inferiore al Liverpool); qualificazione in Europa raggiunta per il rotto della cuffia all’ultimo turno con la solita sceneggiata di Cuadrado la giornata precedente e distanza dal primo posto di ben 13 lunghezze. Oggettivamente sì, le stagioni sono molto simili!