Marotta: «Inter favorita? Rimando accuse al mittente! Primi con merito»
Giuseppe Marotta, nel corso dell’Assemblea di Lega, prende le parti dell’Inter e si difende dalle pesanti accuse ricevute nelle ultime ore.
DIFESA – Giuseppe Marotta fa sentire la sua voce in seguito ai forti attacchi subiti dall’Inter dopo la sfida contro il Verona. Così l’Amministratore Delegato nerazzurro: «L’Inter merita di essere prima in campionato e questo ci deve essere ampiamente riconosciuto. Le statistiche a volte aiutano a valutare oggettivamente i fatti. E le statistiche dicono che siamo primi con 48 punti, 15 vittorie, una sola sconfitta, la differenza reti, il miglior attacco e la miglior difesa. Questo per dire che siamo autorevolmente in testa alla classifica. Le polemiche e le critiche fanno parte della vita e bisogna saperle gestire e accettarle. Io credo che l’introduzione del VAR sia stata invocata da tutti e non è stato preso come uno strumento per debellare definitivamente gli errori degli arbitri ma per ridurli. E il primo obiettivo è stato colto.
Marotta difende l’Inter dalle accuse di favoritismi arbitrali
METAFORA – Marotta continua a difendere l’Inter dalle critiche: «È da più di 40 anni che sono nel mondo del calcio e ogni anno vengono esaminati episodi a favore di questa o di quella società. Non c’era il VAR, c’era l’occhio dell’arbitro e si continua a far polemica. Credo che sia faccia parte del gioco e dico che metaforicamente oggi noi siamo la lepre. E la lepre deve essere capace anche di schivare i colpi dei cacciatori. Fa parte del ruolo, dell’esperienza, nell’ambito della trasparenza e di una competenza che dev’essere sempre riconosciuta».
MERITO – Giuseppe Marotta sottolinea i meriti dell’Inter e risponde alle allusioni dei giornalisti come Ivan Zazzaroni: «Io non sto qui ad elencare eventuali torti commessi a nostro svantaggio, non è nel modo di fare dell’Inter e ritengo che alla fine vincerà la squadra migliore da tutti i punti di vista. Non si può parlare di favoritismi. Il mio ruolo odierno non è certo quello ma quello di fare un riassuntivo. Non voglio entrare in polemica e in queste considerazioni. Dico solo che dalla mia c’è l’esperienza e il saper gestire le situazioni. Lungi dal pensare che una società, in questo caso l’Inter, possa essere condizionata da favoritismi. Questo lo rimandiamo al mittente, ho colto da parte della critica un sentimento del genere ma rimando come i meriti siano frutto di una squadra che alle spalle ha una società forte».