Baccin: «Alvarez e Retegui potevano essere dell’Inter! Vi spiego»

Prosegue l’intervista di Baccin, che spiega come l’Inter si sta muovendo a livello di calciomercato. Il vice direttore sportivo, su Sky Sport 24, ricorda quando si potevano prendere Alvarez e Retegui.
LA GESTIONE – Dopo la prima parte dell’intervista, Dario Baccin guarda come l’Inter definisce il suo progetto di scouting: «L’organizzazione del lavoro, principalmente. Abbiamo degli osservatori che lavorano, guidati principalmente da Piero Ausilio e da me. Seguiamo tutti i campionati del mondo, live e dal video. Abbiamo una fitta rete di conoscenze che ci permettono di arrivare prima degli altri. Cerchiamo di essere protagonisti su tutte le parti del mondo, poi a volte si riesce e altre no».
LA RICERCA DEGLI OBIETTIVI – Baccin parla dei mercati che l’Inter può esplorare: «Il Sud America è sempre una zona ricca di giocatori interessanti. Ovviamente, dopo una crisi che è durata fino a qualche anno fa e si trovava meno talento, sono tornati giocatori potenzialmente molto validi. Penso ad Argentina, Brasile, Ecuador, Uruguay. Chiaramente questi Paesi si sono strutturati, con agenzie di procuratori e società. Questo rende difficile andare là e prendere giocatori a prezzi competitivi: le squadre soprattutto inglesi e tedesche si muovono con largo anticipo, soprattutto con i regolamenti degli extracomunitari. Riescono a mettere dentro giovani a cifre per noi impossibili, ma cerchiamo di arrivare a chi può darci una mano per il futuro».
Baccin e gli obiettivi “sfumati” dell’Inter
EX OBIETTIVI – Mateo Retegui e Julian Alvarez potevano arrivare all’Inter. Baccin spiega perché non è avvenuto: «Non nascondo che li abbiamo seguiti in passato, anche in maniera approfondita. È chiaro che, per portare a termine un’operazione, devono esserci dei parametri che coincidono e la possibilità di poterli inserire nel nostro organico. Sono giocatori che ci interessavano ma che, per tutta una serie di situazioni, non siamo riusciti a portare a Milano».