Sgarbi: «San Siro non può essere abbattuto per il vincolo storico»
Vittorio Sgarbi, in diretta sul canale Twitch di Calciomercato.it, affronta ancora una volta la questione stadio. Sgarbi ripropone i motivi per cui il Giuseppe Meazza non può essere abbattuto
NESSUNA BATTAGLIA – Ecco le parole di Vittorio Sgarbi, ospite sul canale Twitch di Calciomercato.it, riguardo alla questione stadio: «Nessuna battaglia, nessuna posizione né contrastante né antagonista. La sovrintendente ha dichiarato che non c’era interesse monumentale, forse per far piacere al Sindaco. Il Sindaco ha fatto una scelta sbagliata solo per andare incontro alle esigenze di due società, andando contro tutti i cittadini milanesi, che senza problemi mi han dato ragione. Tutto l’arco politico è unito. Tutti contrari all’abbattimento come vuole la logica delle cose. Sala ha mandato una lettera alla Meloni in cui mi delega la scelta su San Siro. Io non ho nessuna delega, seguo la legge. Ci sono dei vincoli fatti per difendere gli autori. Una volta che tu neghi quel vincolo, esiste un vincolo diverso, ex articolo 10. Si tratta di un vincolo storico di un luogo. Lo stadio Meazza è il luogo della memoria. Il vincolo che arriverà lo classificherà come testimonianza storica, non monumentale. Luogo simbolico sul piano emotivo, quindi è un luogo storico. Come lo sarebbe un monumento a Falcone e Borsellino. Il significato del tifo e di tutti i video che vedono i tifosi allo stadio è un sufficiente motivo per il vincolo storico. Il dibattito è già finito. Sala tornerà a fare il sindaco del suo rango. Il comitato di settore, ossia la cassazione del ministero, ha già dato mandato al ministero di fare il vincolo storico. Documentazione molto chiara, quindi la materia non esiste. Si faccia il vincolo per la storia che rappresenta questo monumento. I due presidenti che lo vogliono buttare giù lo fanno per propri interessi. Costa 50 milioni abbatterlo e la distruzione porterebbe un problema di inquinamento. Sono amico di Berlusconi e Moratti, ho preso atto che negli anni hanno ceduto le loro squadre. All’interno delle legge possono fare tutto, ma non possono farlo contro un monumento storico. Non è un problema politico, l’unico scentrato è Sala che sta con i due presidenti, non so perché faccia.»