Lukaku: «Fin da bambino volevo lavorare con Mourinho! Fiducia Roma»
Prima intervista per Lukaku da nuovo giocatore della Roma. L’ex numero 90 dell’Inter, come più o meno fatto sempre in carriera, dice che era da tempo che voleva una situazione del genere, ossia avere Mourinho di nuovo suo allenatore.
L’ARRIVO – Avantieri erano in migliaia ad attendere Romelu Lukaku a Ciampino. Un’accoglienza che il nuovo attaccante della Roma non si aspettava: «No, il mister mi ha scritto quando sono arrivato e mi ha detto di aspettarmi qualcosa di diverso. Mi sono veramente emozionato, dà un grosso stimolo per dare tutto per questa squadra. Quando siamo stati un po’ più vicini all’accordo tra i due club tanta gente intorno a me ha iniziato a dirmi che a Roma la gente mi aspettava. Ero concentrato per prepararmi bene e arrivare qui in forma, quando sono arrivato qui ho voluto vivere quel momento. Era bello vedere i tifosi così, non vedo l’ora di iniziare a giocare per questa squadra».
LA TRATTATIVA – Lukaku racconta come è arrivato l’accordo con la Roma: «Bastava solo una chiamata. Il proprietario mi ha chiamato qualche giorno prima dell’accordo, abbiamo parlato per mezz’ora delle ambizioni e dei tifosi. Da lì tutto è andato molto velocemente. Abbiamo parlato di cosa si aspettano dalla squadra e di me, io ho ascoltato e adesso iniziano le cose serie. Ho visto la squadra e ho fiducia, poi siamo noi che dobbiamo lavorare assieme per fare qualcosa di bene. Dobbiamo avere la testa bassa e lavorare ogni giorni per fare buoni risultati. Questa è la mia maniera di vivere le cose, spero di aiutare la squadra a fare il massimo».
IL RITORNO – Lukaku è stato già allenato due volte da Mourinho: «Io, da quando avevo undici anni, da bambino volevo lavorare con questo allenatore. Adesso posso dire che, per la terza volta, posso lavorare con lui. Conosce bene la mia famiglia, lo conosco come uomo: sappiamo di poter fare insieme belle cose. Abbiamo una bella squadra qui, dobbiamo lavorare e migliorare partita dopo partita. I compagni? Li conosco molto bene, ho visto tante partite che hanno giocato dall’anno scorso. Questi giorni analizzerò come ognuno gioca, chiederò cosa a loro piace fare in campo così posso adattarmi. L’Olimpico? Mi ricordo che qualche mese fa ho giocato qui, era bello entrare in campo e vedere i tifosi cantare e dare tutto per la squadra. Bello essere parte di questo. Ringrazio i tifosi, non vedo l’ora: daje Roma!»