Inzaghi, l’Inter e la fabbrica dei sogni. Un percorso che parte da lontano – CdS
Da Antonio Conte a Simone Inzaghi. Questa Inter, non solo a Riad, sta attraversando un momento di mutazione. Partito tutto dall’annata dello scudetto, ecco che oggi c’è sempre più armonia, scrive il Corriere dello Sport.
PARAGONE – L’Inter, rinata dopo le vittorie contro Verona e Monza, si è piazzata ancora una volta sul palco per la standig ovation. Il Re di Supercoppe vuole abbracciare la sua Regina nonostante sia l’attore protagonista di questa Serie A. Oggi vediamo un’evoluzione partita cona Antonio Conte e lo scudetto per poi rigenerarsi e svilupparsi con Simone Inzaghi. Proprio lui ha portato avanti la tesi della difesa a tre addobbandola fisicamente e tecnicamente, scrive il Corriere dello Sport. Questo sviluppo imperioso, non arriva solo grazie alla Coppa Italia e alle vittorie passato in Supercoppa Italiana, ma anche grazie al percorso fatto per arrivare in finale di Champions League.
PERFEZIONE – Ad oggi si vede con l’Inter un processo di perfezionamento che dà la sensazione d’essere ultimato. Cresce la consapevolezza in se stessa, grazie anche a una difesa solida con Sommer, Pavard, Acerbi e Bastoni tutti e quattro nel giro della nazionale titolare. A loro si aggiungono l’autorevolezza di Calhanoglu e di Mkhitaryan: ed ecco che arriva l’energia degli esterni con Barella o Frattesi a formare un centrocampo esplosivo.
CONSACRAZIONE – A questi si aggiunge uno come Marotta bravo a sfruttare le occasioni a zero e portare a Milano Marcus Thuram senza farsi prendere dalla paura di non poter spendere. Ma questa Inter poi, portando avanti la definitiva consacrazione di Lautaro Martinez. L’Inter di Simone Inzaghi, continua il Corriere dello Sport, è un sonoro schiaffo ai luoghi comuni un po’ arcaici sulla consistenza offensiva del 3-5-2. Ritenuto da molti lo schema per tutelarsi: se invece si guarda questa Inter di oggi ecco che capiamo che è una fabbrica di sogni.
Fonte: Corriere dello Sport – Antonio Giordano