Biraghi: «Inter con l’organico più forte! San Siro mi emoziona sempre»
Al termine di Inter-Fiorentina Biraghi è stato intervistato da Sky Sport 24. Il capitano della squadra viola ha detto la sua sulla sconfitta e i quattro gol rimediati dai nerazzurri.
DIFFERENZA – Cristiano Biraghi ha parlato dopo la sconfitta della Fiorentina contro l’Inter. Così il capitano dei viola: «Abbiamo giocato in un campo molto difficile. Come ho detto l’anno scorso secondo me l’Inter è la squadra con l’organico più forte d’Italia. Se non sei pronto al 110% rischi di fare queste sconfitte. Noi avevamo speso moltissimo giovedì per ribaltare il risultato. Fino a che siamo riusciti abbiamo retto e poi abbiamo un po’ mollato. Non è una scusante perché queste sconfitte dovrebbero essere evitate. Spero che servirà a qualcosa. Anche l’anno scorso quando abbiamo giocato contro l’Inter abbiamo visto la differenza. Loro sono una squadra attrezzata addirittura per una finale di Champions League. Però abbiamo sempre giocato molto bene e anche vinto l’anno scorso. Oggi purtroppo eravamo veramente al limite delle forze».
PERCORSO – Biraghi continua: «Una sconfitta che è tanto grande quindi non è piacevole per la nostra gente e per noi però va accettata. Sono contento di tornare in Nazionale e ogni volta che torno in questo stadio, dove mi riservano quest’accoglienza mi fanno sempre emozionare. Non vogliamo mai snaturarci, vogliamo sempre essere propositivi e fare la partita in ogni campo. Se si riesce a gestire meglio e non finire con quattro gol subiti è meglio. Fa parte di un percorso di crescita».
NOTA POSITIVA – Biraghi conclude la disamina sulla prestazione della Fiorentina: «L’unica nota positiva di oggi è che dobbiamo portare a casa degli insegnamenti e cercare di fare qualcosa di diverso. Crediamo molto in quello che facciamo. Con questo modo di approcciare le partite lo scorso anno abbiamo vinto due finali e con la squalifica della Juventus siamo finiti in Conference League. Uno dei difetti può essere che quando non siamo in giornata prendiamo un imbarcata. Però siamo consapevoli e abbiamo troppa fiducia in quello che facciamo per cambiare».