CONFERENZA – Inzaghi e Marotta in conferenza presentano l’Inter 2024-2025

Inzaghi e Marotta sono stati protagonisti della conferenza stampa di inizio della stagione dell’Inter 2024-2025. L’allenatore e il presidente (nonché CEO Sport) hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti, fra cui Inter-News.it, a partire dalle ore 17. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).
CONFERENZA INZAGHI E MAROTTA INTER 2024-2025
17.50 Si chiude qui la conferenza stampa di Inzaghi e Marotta, domani il raduno dell’Inter.
La Juventus rivale più agguerrita?
È arrivato un ottimo allenatore che stimo, che ha fatto un ottimo percorso allo Spezia e al Bologna. Sarà un’antagonista molto pericolosa, come le altre di cui ho parlato prima.
Da tempo si dice che possa servire un altro attaccante. Secondo Inzaghi questo può essere Carboni?
Per quanto riguarda l’attacco siamo contenti così. Per quanto riguarda nello specifico Arnautovic ne abbiamo parlato, ne ho parlato io l’anno scorso: lui e Sanchez hanno fatto quello che noi all’Inter avevamo bisogno. Chiaramente con Carboni abbiamo un’opzione in più, a seconda delle partite puoi anche cambiare e metterti con due giocatori che lavorano sotto la punta. In qualche partita può anche fare il quinto offensivo, come ha fatto l’anno scorso al Monza. Il fatto di avere Carboni in rosa è un qualcosa che ci può migliorare, perché sappiamo che la caratteristica dell’uno contro uno negli ultimi anni non l’abbiamo avuta tanta. Ma compensiamo con altre qualità.
Dai protagonisti in campo è accettato in maniera così passiva l’allungamento della stagione?
È stato un discorso che si è già affrontato negli anni. Quest’anno, col Mondiale per Club, raggiungeremo il numero massimo di partite ma è il calcio che va così. Settanta partite sono tantissime, magari noi allenatori ne vorremmo meno ma ci dobbiamo adeguare. Per avere più ricavi tutte le società succede, dovremo essere bravi noi. Sarà una novità giocare a luglio, con dei giocatori che magari al 30 giugno gli scade il contratto e dovranno giocare. Noi che siamo i protagonisti dobbiamo adeguarci.
Cosa dovrà fare chi gioca meno per avere più spazio, come Bisseck, Asllani e Frattesi?
Questi sono giocatori che l’anno scorso avrei detto che speravo di vederli, ora dico che sono stati fondamentali. Hanno fatto benissimo nell’Inter, sicuramente Bisseck e Asllani hanno avuto meno minutaggio di Calhanoglu e Pavard ma per me hanno avuto lo stesso rendimento.
Hermoso è un obiettivo o si andrà su uno più giovane?
I nomi usciti sono tutti di giocatori che interessano all’Inter. Poi abbiamo un presidente e una società con un confronto continuo. I nomi usciti in questi giorni interessano all’Inter, poi chiaramente bisogna vedere anche la disponibilità. Ho questo desiderio e senz’altro sarà colmato, poi da oggi saremo insieme quotidianamente col presidente e i direttori cercando di mettere il giocatore giusto nelle condizioni di metterlo al meglio nel nostro sistema.
Quanto è stimolante per Inzaghi pensare di arrivare al quarto anno di fila vincendo trofei?
È il motivo per cui sto benissimo qui, mi sento apprezzato dai dirigenti e dalla proprietà. È quello che manda avanti me e il mio staff dal 2021 a oggi, sono passate 150 partite ma come ha detto il presidente speriamo che ce ne siano altre. So che non è facilissimo mantenersi ad alti livelli in queste squadre ma è il mio obiettivo, speriamo che ce ne siano altre.
Quanto è complicato gestire un gruppo di così alto livello senza fare degli scontenti?
Ho la fortuna, vedi i sei centrocampisti nostri, che oltre ad avere grandissimi giocatori sono grandissime persone che vogliono vincere, come me e i direttori. I giocatori sono tutti uguali, le partite no: tutti vogliono giocare la partita di cartello e magari quella due giorni dopo in trasferta meno. C’è un allenatore pagato per quello che deve fare scelte, ma il nostro segreto è la continuità che abbiamo avuto. Magari c’erano degli scontenti, ma non l’hanno mai fatto vedere a noi e allo staff. Abbiamo tutti remato dalla stessa parte e siamo arrivati all’obiettivo seconda stella, quest’anno sappiamo che sarà più difficile ma dovremo guardare a quello.
Bastoni potrebbe essere un’altra soluzione per il centro della difesa?
Chiaramente Bastoni è un grandissimo giocatore, che tutti conosciamo. Al centro abbiamo Acerbi e de Vrij quindi siamo coperti, Bastoni giocherà nel suo ruolo.
Ci sarà un approccio diverso da parte dell’Inter e di Inzaghi alle tante partite?
Quello senz’altro. L’anno scorso abbiamo avuto le cosiddette seconde linee che ci hanno dato una grandissima mano, perché noi abbiamo avuto giocatori che hanno fatto benissimo. Penso a Frattesi e Carlos Augusto, che erano alla prima stagione all’Inter. Se penso l’anno scorso a un’Inter senza Carlos Augusto e Frattesi avremmo avuto grandi problemi, invece sono due ragazzi arrivati dal Monza e dal Sassuolo entrati benissimo e che ci hanno dato una grande mano. Dovrò essere bravo io a capire quando cambiarne tre, quattro o sei. Magari a volte durante la settimana pensi di cambiarne sette, poi arrivi alla partita e ne cambi due. Di volta in volta saranno i giocatori, coi loro allenamenti e il loro impegno, oltre all’infermeria.
È vero che il mercato in entrata è chiuso?
Per quanto riguarda il mercato mai dire mai. Ho la fortuna di avere dei professionisti davanti a me che mi hanno sempre aiutato in questi anni. Per quanto riguarda Dumfries fino a dicembre ha fatto benissimo, poi ha avuto quel problema a Napoli e gli ultimi cinque mesi non è stato lo stesso. Ha fatto grandissime cose in questi tre anni all’Inter e agli Europei l’ha dimostrato: siamo contenti di noi. Abbiamo l’esigenza in quel ruolo, qualcosa faremo. Ma non dimentichiamo di avere Carboni che sappiamo cosa può fare.
Perché un difensore al posto di Buchanan anziché un quinto?
Perché abbiamo Carlos Augusto che ci piace tantissimo da quinto. L’anno scorso abbiamo scoperto che fa bene anche da vice Bastoni, nel frattempo avevamo scoperto Buchanan. Ora che manca vogliamo andare lì a prendere un giocatore che faccia il vice di Bastoni e ci aiuti nelle rotazioni, fermo restando che questa mancanza non ci fa perdere il sonno la notte perché l’anno scorso Carlos Augusto è stato straordinario. E due anni fa Acerbi, quando gli ho chiesto di fare il braccetto, l’ha fatto molto bene.
C’è stato qualcuno che ha provato a portare via Inzaghi dall’Inter?
Sì, non lo nego. Ma non ho mai pensato di andare via dall’Inter, sono in un posto dove mi sento apprezzato. E quando mi sento apprezzato non sto neanche a pensare cosa potrebbe succedere, perché mi sento realizzato. Mi sento in una famiglia e in un ambiente dove sto bene, dove c’è una grandissima sinergia con la società, i ragazzi e questi splendidi tifosi. Fanno piacere gli apprezzamenti ma non sono mai stati nei miei pensieri.
Quanto inciderà la lunghezza della stagione?
Senz’altro è un qualcosa di nuovo. L’abbiamo provato due anni fa con la sosta per i Mondiali a novembre, sarà nuovo per tutti. Si giocherà anche a luglio senza andare in vacanza, con il Mondiale per Club. Abbiamo giocatori, penso a Carboni e Lautaro Martinez, che torneranno l’8 agosto e in dieci giorni bisogna iniziare il campionato. Si farà una preparazione con molta attenzione e si cercherà di sfruttare la rosa.
Un messaggio per Zhang e per i giocatori che hanno lasciato l’Inter?
Per quanto riguarda Zhang posso solo ringraziarlo. Insieme a Marotta, Baccin, Ausilio e Antonello mi ha portato all’Inter e dato questa grandissima opportunità. Lo ringrazierò per sempre e rimarrà per sempre nella rosa dell’Inter. Poi ricordo i cinque ragazzi che non ci sono più, li ho ringraziati privatamente e lo faccio anche pubblicamente: penso a Sensi, Klaassen, Audero, Cuadrado e Sanchez. Sono stati ragazzi importantissimi, che hanno dato tantissimo dentro e fuori.
Quale allenatore “teme” di più?
Chiaramente, come ho detto prima, il rientro di Conte e Fonseca sono due ottimi allenatori. Le romane stanno lavorando bene, la Roma ha confermato De Rossi e la Lazio ha preso un allenatore che ha fatto bene come Baroni negli anni. Non dimenticherei il Bologna e l’Atalanta, che sappiamo quanto ha fatto bene in questi anni. Dobbiamo tenere un occhio di riguardo.
Cosa si aspetta Inzaghi dai tre acquisti e da Carboni?
Carboni abbiamo visto cosa ha fatto al Monza, ha dimostrato l’anno scorso. Ha avuto un inizio di Copa América ottimo, è nel futuro dell’Inter. Lo aspetto insieme al nostro capitano: che rientri nel migliore dei modi. Zielinski lo conosciamo tutti: nelle ultime cinque stagioni, tolta l’ultima, è quello che aveva giocato più partite da titolare nell’ultima Serie A. È da anni in Italia e ci darà una grandissima mano. Taremi insieme a Marotta, Ausilio e Baccin l’abbiamo seguito per diverso tempo, ci aveva impressionato nel doppio confronto in Champions League e abbiamo continuato a seguirlo. Ci darà una grande mano. Per quanto riguarda Martinez potevamo scegliere fra tanti ottimi portieri, siamo andati su di lui per le due stagioni ottime al Genoa e perché si sposa coi nostri princìpi di gioco. Ha davanti Sommer titolare, le partite sono tante e ci darà una mano.
C’è la necessità di cambiare qualcosa dall’anno scorso per non essere studiati?
Senz’altro, si prova sempre a fare qualcosa. Abbiamo tre giocatori da valutare come si inseriranno, io e i miei dirigenti non abbiamo nessun dubbio. A volte abbiamo cambiato modulo nell’ultima mezz’ora di gara, visto il cammino che abbiamo avuto cambiare modulo non mi sembrava giusto dall’inizio. Ripartiamo con la nostra impronta, pronti a migliorarci e trovare qualcosa non prevedibile per gli avversari.
Si può dire che sia l’Inter più forte di quelle di Inzaghi? Che obiettivi in Champions League?
Tutti gli anni mi viene fatta questa domanda. L’anno scorso abbiamo vinto, quello prima abbiamo vinto altri due trofei e la finale di Champions League. Chiaramente abbiamo fatto tre ottimi acquisti. In Champions League l’obiettivo è andare il più avanti possibili, troveremo squadre con budget altissimi ma non dev’essere un alibi. Il primo anno mio abbiamo incontrato Liverpool e Real Madrid che non erano state superiori a noi, conta la voglia che mettono i ragazzi in campo.
Come stanno i reduci dall’Italia?
Li ho sentiti, erano giù di morale. L’Europeo non è andato come volevamo ma siamo in buone mani con Spalletti. Gli infortuni di Acerbi, Berardi e dello stesso Dimarco, che nella prima partita aveva fatto benissimo, chiaramente hanno pesato. Abbiamo avuto una delusione ma siamo in ottime mani, c’è buon materiale vedi l’Under-19 campione d’Europa. Possiamo fare buone cose.
I tanti cambi in panchina possono rivitalizzare le rivali?
Questo lo dirà il campo e il tempo. Sono tornati due bravissimi allenatori come Conte e Fonseca, le nostre avversarie si stanno rinforzando e dovremo farci trovare pronti. Da domani mattina ricominciamo, come già successo gli altri anni abbiamo giocatori che arriveranno un po’ per volta. Abbiamo deciso di concedere tre giorni in più di vacanza rispetto ai ventuno che gli spettavano, perché hanno avuto una stagione intensa. Domani cominciamo, il 18 arriveranno Zielinski e Asllani, il 24 gli italiani, il 26 Arnautovic, il 3 agosto i francesi e gli olandesi, il 7-8 Lautaro Martinez e Carboni.
Cosa dovrai fare di più? Manca uno come Sanchez?
Dovremo essere ancora più feroci, stare sul pezzo sempre. Una stagione come l’anno scorso non sarà semplice, ma lo sanno i ragazzi: i punti di distacco che c’erano l’anno scorso ripartendo non ci sono. Qualche squadra si dichiarerà e altre no, ma non dimentichiamo gli ultimi due campionati che Milan e Napoli l’anno successivo non si sono qualificati in Champions League. A parte Lautaro Martinez e Carboni sono tutti in vacanza e mi dispiace, perché avrei voluto qualcuno in finale degli Europei. Appena torneranno ricorderò loro che chi ha vinto lo scudetto negli ultimi anni poi l’anno dopo ha avuto problemi.
Per Inzaghi la rosa dell’Inter è già completa?
Penso che la società si sia mossa con largo anticipo molto bene. Abbiamo preso tre giocatori voluti fortemente da me e dai dirigenti, che conosciamo. Chiaramente abbiamo avuto questo contrattempo con Buchanan, che stiamo valutando. Dobbiamo completare in quel ruolo, perché sarà un’assenza fino a Natale di un ragazzo che si stava inserendo molto bene. Sappiamo, come detto dal presidente nell’introduzione, che il prossimo anno saranno quasi settanta partite: sarà nuovo per tutti, come Inter dobbiamo arrivare in fondo a tutti i nostri obiettivi. Parliamo di settanta partite come campionato e coppe, ma non dimentichiamoci i sedici-diciassette nazionali e sono partite in più.
Sensazioni sul rinnovo? Quest’anno che obiettivi?
Sono felicissimo per il rinnovo. Ringrazio società, presidente e dirigenti, mi sento apprezzato ed è la cosa migliore di tutte. Non siamo mai rimasti lontani in questo mese e mezzo, ringrazio tutti. Per quanto riguarda l’obiettivo l’anno scorso avevo detto che sarebbe stata la seconda stella ed è arrivata, quest’anno dobbiamo far felici i nostri tifosi. Felici loro sono felici noi, sono passati ottantadue giorni dal derby ed è stato bellissimo – anche in vacanza – vedere i tifosi contenti che mi ringraziavano e dicevano di ringraziare la società e i giocatori. Siamo stati un corpo unico e lo dovremo essere anche il prossimo anno, però penso che insieme abbiamo fatto questo grande cammino e vogliamo farlo anche l’anno prossimo.
Quale sarà la sfida più grande e più dura da affrontare?
Sicuramente la sfida più grande sarà quella di migliorarsi nel lavoro e nell’impegno quotidiano. I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, ma sappiamo che ci aspettano tutti. Dobbiamo migliorarci, io per primo, in tutte le partite e in tutti gli allenamenti
17.15 Parola a Inzaghi.
Marotta chiude: «La nostra Inter vuole essere protagonista, per continuare nel percorso di vittorie. Grazie alla proprietà, col lavoro di Ausilio e Baccin, abbiamo costruito una rosa sempre più competitiva. Abbiamo mantenuto la rosa dei campioni d’Italia con acquisti come Martinez, Taremi e Zielinski, che daranno più soluzioni. Siamo sempre pronti a cogliere opportunità, sempre attenti al ringiovanimento dell’età della squadra, all’equilibrio finanziario e al valore. Teniamo tanto ai nostri giovani, la nostra Inter è una squadra consolidata e guidata da Inzaghi che è il nostro leader. Voglio cogliere il momento per ringraziare il vicepresidente Javier Zanetti, che quest’anno compirà trent’anni nell’Inter, e il CEO Corporate Alessandro Antonello. Gli obiettivi sono quelli di sempre, la seconda stella rappresenta il miglior punto di partenza per affrontare con la stessa passione e voglia di successi questa nuova entusiasmante avventura».
L’attacco di Marotta: «Auspico che il livello di tensione raggiunto nel periodo più recente fra i vari livelli istituzionali del calcio venga al più presto risolto, sperando che il dialogo prosegua in maniera propositiva e con idee concrete per il rinnovamento del settore. I giocatori sono sottoposti a un grande stress fisico, è chiaro che la partecipazione alle principali competizioni è una vetrina e un orgoglio. È nostra opinione, come non abbiamo mai mancato di sottolineare, che il nostro calcio debba rinnovarsi e produrre un prodotto innovativo e digitale, in competizione coi principali player dell’intrattenimento. Sta per iniziare la stagione più lunga di sempre, che inizierà ad agosto con la Serie A e la Coppa Italia. Vedrà una super Champions League, con due partite in più, passerà per la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita e si concluderà a luglio col Mondiale per Club».
Marotta prosegue: «La stagione che sta per cominciare deve affrontare tante difficoltà. In un momento storico complicato è necessario che tutte le parti siano sullo stesso piano. È importante che chi ha maggiore visibilità e mezzi si assuma la responsabilità e la leadership per raggiungere obiettivi comuni. Le emozioni nel calcio si trovano a tutti i livelli e a tutte le età, insieme dobbiamo garantire a tutti il diritto allo sport e a giocare a calcio, traducendo in realtà quello che dice la nostra costituzione. Questo a beneficio anche dei talenti. Il valore aggiunto di un club come l’Inter è di mettere a disposizione le sue competenze: noi, come società, metteremo tutto per creare connessioni positive con la società».
L’annuncio di Marotta: «Con grande piacere voglio comunicarmi ufficialmente che il rapporto con Inzaghi continuerà fino al 2026, con la speranza di proseguire ancora oltre. Simone è il nostro bravissimo condottiero, in questi tre anni ha consolidato la propria leadership e plasmato l’Inter a sua immagine e somiglianza, creando un gruppo e valorizzando tantissimi giocatori oltre a conquistare trofei. La nostra proprietà ha raccolto un’eredità storica, un senso di appartenenza e il valore del nostro club. Oaktree, che ha aiutato l’Inter in questi tre anni, ha subito dimostrato la volontà di mantenere il club ai vertici del calcio italiano ed europeo. Il nostro azionista ha messo in primo piano la continuità e il proseguimento verso la sostenibilità. La solidità della proprietà, unita al management, è una certezza per raggiungere altre imprese».
Come di consueto, si comincia con l’introduzione del presidente Marotta: «Buongiorno a tutti e ben ritrovati. È trascorso pochissimo tempo dal termine di una stagione meravigliosa e indimenticabile, per la storia della nostra Inter, nella quale abbiamo conquistato altri due trofei. La seconda Supercoppa, alzata a Riyad, e il ventesimo scudetto. Tutti noi abbiamo negli occhi i tifosi in festa che invadevano le strade di Milano e una piazza stracolma. Oggi iniziamo un nuovo cammino insieme, la nostra maglia sarà impreziosita dal tricolore e dalla seconda stella, che porteremo sul petto con orgoglio per aver arricchito la gloria dell’Inter».
17.00 Presenti, oltre a Inzaghi e Marotta, il CEO Corporate Alessandro Antonello, il direttore sportivo Piero Ausilio e il suo vice Dario Baccin.
16.45 Al termine della conferenza di Inzaghi, che sarà introdotta da un discorso del presidente e CEO Sport Marotta, non perdetevi a seguire la diretta video sui canali di Inter-News.it con Inter Chat Speciale Calciomercato. La puntata di oggi sarà dalla sede dell’Inter, con la conduzione dell’inviata Romina Sorbelli.
16.45 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Simone Inzaghi e Giuseppe Marotta. Il tecnico e il presidente presenteranno la nuova stagione dell’Inter 2024-2025, che inizierà domani con il raduno ad Appiano Gentile. Cinque settimane piene, prima dell’esordio ufficiale. Si attende anche l’annuncio del rinnovo di contratto del tecnico, che firmerà fino al 30 giugno 2026. Nell’attesa, le ultime novità di giornata riguardano – come di consueto in questi casi – il mercato. È di pochi minuti fa l’ufficialità del trasferimento di Franco Carboni agli argentini del River Plate.