Thuram ha impressionato tutti all’Inter, ma ora deve crescere
Marcus Thuram è stato un giocatore decisivo nella stagione dell’Inter. Tuttavia nel suo rendimento c’è qualcosa da migliorare. Ed è necessario che ci lavori.
MARGINI DI CRESCITA – Marcus Thuram ha avuto un impatto forte, fortissimo sul mondo Inter. Anzi, proprio decisivo. Il suo inserimento negli schemi di Inzaghi è stato immediato, e col crescere della condizione sono arrivate giocate decisive. In ogni ambito, dal fare da riferimento alla manovra, alla rifinitura, alla finalizzazione. Ma tutta questa luce produce anche delle ombre. Che l’Inter ha pagato nelle ultime partite. Su cui quindi bisogna lavorare.
GIOCATORE IN EVOLUZIONE – Thuram pur non essendo più giovanissimo è un giocatore ancora in sviluppo. Fino a due anni fa faceva solo l’esterno, giocando largo quasi confinato sulla fascia e principalmente col pallone tra i piedi, ricevendo da fermo. Poi è stato spostato prima punta nel 4-2-3-1, trovando compiti spalle alla porta e scambi corti. Con Inzaghi infine ha messo insieme un po’ tutto. Ma sono solo pochi mesi che esplora il ruolo di punta in un attacco a due. E quindi c’è margine di crescita. Che col talento che ha dimostrato non può rimanere inespresso per pigrizia o eccessiva accondiscendenza.
PROBLEMA COL GOL – Sia chiaro infatti che questo non è un processo al francese. Sarebbe ingrato ed eccessivo. Ma Thuram può fare ancora un passo in avanti. Questo si deve dire, e lui ci deve lavorare. In particolare, per fare la punta serve più cattiveria in area avversaria. Sia nelle conclusioni, sia proprio nell’approccio alla giocata. Spesso infatti il numero nove sembra poco deviso nel puntare la porta. Quasi distratto dalla possibilità di servire i compagni, sua dichiarata passione. Ma una punta deve avere il gol in testa. E quindi un Tikus più cattivo già nelle intenzioni farebbe bene a tutti. Poi c’è la necessità di migliorare sotto porta. Secondo Understat infatti è il peggiore della rosa a livello di gol realizzati (10) contro gli xG prodotti (13,52). Arnautovic, per dire, è quasi alla metà del differenziale. E in generale per trovare un giocatore tra i marcatori con un rendimento peggiore bisogna arrivare alla posizione quarantacinque della classifica, a Krstovic del Lecce.