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L’Inter ‘cancella’ Skriniar e Brozovic: coi nuovi rinnovi, 3 anni di respiro

L’Inter sta rivoluzionando la rosa in vista della stagione 2023/24. E con la strategia sui rinnovi sta evitando casi simili a quelli di Skriniar e Brozovic, consolidando il futuro prossimo.

RIFONDAZIONE VELOCE – L’estate 2023 si sta rivelando un momento cruciale per l’Inter. E in parte lo si poteva già immaginare, considerando tutti i contratti in scadenza lo scorso 30 giugno. In un colpo solo, la società nerazzurra ha lasciato andare via Milan Skriniar, Roberto Gagliardini, Danilo D’Ambrosio, Edin Dzeko e Samir Handanovic (quest’ultimo ancora da confermare). Un taglio netto con il recente passato nerazzurro, che si sta trasformando in punto di partenza per il prossimo futuro. Non solo attraverso il mercato (qui tutti gli aggiornamenti sulle trattative in corso), ma anche grazie alla strategia sui rinnovi. Per non trovarsi con le mani legate in determinati momenti.

SITUAZIONI IRRICEVIBILI – L’Inter vuole evitare tre situazioni spiacevoli verificatesi negli ultimi diciotto mesi. Primo, non trovarsi con un big in scadenza, senza alcuna possibilità di realizzare una plusvalenza tramite la cessione In breve, un caso come quello di Milan Skriniar. Secondo, evitare rinnovi insostenibili che costringono poi i dirigenti a cercare di piazzare il giocatore, dovendo accontentarsi di cifre contenute. Come successo con Marcelo Brozovic. Infine, non trovarsi più con sei contratti in scadenza nello stesso momento, come nel caso dello scorso 30 giugno. E con i rinnovi conclusi in questi giorni (ultimo quello di Stefan de Vrij) l’Inter ha drasticamente allontanato l’orizzonte.

MARGINE DI MANOVRA – Guardando la rosa nerazzurra, il prossimo 30 giugno 2024 scadono solo due contratti di giocatori di rotazione per Simone Inzaghi. Ossia Matteo Darmian e Henrikh Mkhitaryan, entrambi classe 1989 e pertanto ampiamente sostituibili numericamente. L’anno successivo toccherà invece a Joaquin Correa (mercato permettendo), Denzel Dumfries, de Vrij e Francesco Acerbi (da ieri ufficialmente nerazzurro). Peggio sarà il 30 giugno 2026 perché, oltre a quello di Robin Gosens, scadrà il contratto anche di Federico Dimarco, Lautaro Martinez e Nicolò Barella. L’Inter ha quindi minimo due anni di respiro per terminare la ricostruzione della difesa attorno ad Alessandro Bastoni, considerando le scadenze di de Vrij e Acerbi nel 2025.  Più un ulteriore anno per consolidare la rosa nei ruoli chiave. E nei prossimi anni dovrà muoversi in modo estremamente intelligente, proseguendo il ricambio generazionale avviato quest’anno per rimanere sempre al massimo livello di competitività.

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